Oltre un miliardo di euro per far decollare definitivamente il progetto di Rail Baltica. Sono questi gli ultimi fondi stanziati attraverso il meccanismo comunitario Connecting Europe Facility (Cef). In particolare a RB Rail, la joint venture che porta avanti il progetto, sono stati assegnati 928 milioni di euro, mentre a favore della Polonia, direttamente interessata dalla nuova direttrice, l’Europa ha stanziato altri 285 milioni di euro.
Rail Baltica è il nuovo collegamento ferroviario ad alta capacità lungo 870 km a standard internazionale (invece dello scartamento largo russo tipico della regione) che dalla capitale estone Tallin, attraverso i tre Paesi baltici (Estonia, Lettonia e Lituania) raggiungerà la Polonia. Il corridoio crea un ponte tra la Finlandia, l’omonimo Golfo e il cuore dell’Europa del nord.
L’opera è finanziata all’85% dall’Unione europea, per un costo complessivo stimato in 5,8 miliardi di euro. L’entità del contributo europeo da solo offre la misura dell’interesse comunitario da sempre dimostrato per questo progetto, ma che ora alla luce dei nuovi scenari internazionali assume un significato ancora maggiore. “Rail Baltica era una priorità, ora è una necessità geopolitica, poiché abbiamo bisogno di un collegamento per passeggeri e merci da e verso gli Stati baltici, così come è fondamentale il superamento dei diversi scartamenti per creare un unico spazio ferroviario integrato”, ha affermato in occasione degli ultimi stanziamenti, Adina Vălean, la commissaria europea per i Trasporti.
Storicamente le Repubbliche baltiche hanno sempre avuto relazioni ferroviarie quasi esclusive con la Russia, adottando anche lo stesso scartamento, mentre non era mai stata avvertita più di tanto l’esigenza di creare un corridoio di relazioni con il centro dell’Europa. Ora le cose sono cambiate e anche per questo il progetto Rail Baltica ha conosciuto una decisa accelerazione.
Il contributo concesso attraverso il meccanismo del Cef insieme alle risorse rese disponibili dai tre Paesi, fornirà più di un miliardo di euro per spesare ulteriori lavori per Rail Baltica. La disponibilità finanziaria attuale sfiora i tre miliardi di euro. Il 2023 segna la svolta con l’inizio dei lavori di costruzione della linea principale in tutti gli Stati baltici.
In particolare, in Lettonia sono già in corso i lavori per l’hub centrale di Riga compreso il trasferimento fuori dallo scalo principale dei binari con scartamento largo, esempio tangibile di un sistema russo che si fa da parte. In Lituania invece entra nel vivo la costruzione della sezione prioritaria da Kaunas al confine lettone, che si sviluppa per circa 150 chilometri.
Piermario Curti Sacchi