Non solo l’Italia soffre di una complessa amministrazione nel trasporto stradale eccezionale. Il problema è sentito anche in Germania, dove associazioni e imprese di autotrasporto hanno avviato un’azione per semplificare le procedure delle autorizzazioni. È stata presentata in una conferenza stampa, dove ha parlato anche Holger Dechant, Board Member di Gruber Logistics, che ha portato la posizione dell’autotrasporto: “Se una macchina da costruzione che richiede un trasporto speciale si rompe in cantiere, rimane lì per settimane durante la procedura bloccando di fatto il proseguo delle attività”, ha detto.
Per Dechant bisogna ridurre questo periodo: “Una sola settimana sarebbe un sogno dal momento in cui oggi i permessi vengono rilasciati separatamente lungo il percorso dalla società autostradale, da diverse contee e Comuni, tutti con requisiti, moduli e scadenze diverse. Solo tra Nienburg e Braunschweig, nello stesso Stato federale, ci sono dieci Autorità. Il numero di Autorità coinvolte, e quindi la possibilità di errore nelle richieste, aumenta drasticamente quando il veicolo pesante deve lasciare l'autostrada a causa di lavori stradali o di tratti divenuti inadatti”.
Nell’ambito dei trasporti eccezionali rientra anche quello delle pale delle turbine eoliche e durante la conferenza stampa è stato sottolineato che le procedure burocratiche rischiano di ritardare lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. Ne ha parlato Bärbel Heidebroek, presidente dell'Associazione per le Energie Rinnovabili della Bassa Sassonia-Brema, ricordando che in questo Land esistono 6.200 impianti eolici, cui dovranno aggiungersi 12mila Mw nei prossimi dodici anni. Heidebroek ha spiegato che “il totale è di 3.300-4.000 turbine eoliche da trasportare entro il 2035. Dato che per ogni turbina eolica sono necessari dieci trasporti pesanti, il risultato è di 33-40mila trasporti di questo tipo. Considerando le attuali sei/otto settimane per i permessi è evidente che il settore è bloccato”.