L’11 luglio 2023 la Commissione Europea ha presentato alcune proposte per ridurre l’impatto ambientale del trasporto delle merci, nell’ambito del programma Green Deal. L’obiettivo è contribuire a ottenere una riduzione delle emissioni inquinanti dei trasporti del novanta percento entro il 2050. Vuole farlo agendo su due modalità: la ferrovia e la strada. Nel primo caso, il pacchetto mira ad aumentare più l’efficienza che la costruzione di nuovi binari, che è costosa e richiede tempo.
Un nuovo Regolamento intende migliorare l’uso delle reti esistenti e il coordinamento transfrontaliero, aumentando anche la puntualità e l’affidabilità del trasporto. Oggi, spiega la Commissione, le norme sulla capacità sono decise di anno in anno, a livello nazionale e in forma manuale: “Ciò non favorisce il traffico transfrontaliero (circa il 50 % del trasporto ferroviario di merci attraversa le frontiere) e l'approccio frammentato comporta ritardi alle frontiere”, precisa una nota della Commissione, aggiungendo che “anche i ritardi dovuti alla congestione dovuta a lavori di manutenzione non coordinati sono comuni”.
Quindi, la proposta di regolamento riguarderà l’uso della capacità dell’infrastruttura ferroviaria, basandosi sul “progetto di riprogettazione temporale promosso dall'industria”. L’obiettivo è “rispondere meglio alle diverse esigenze del settore ferroviario: orari stabili e prenotazione anticipata dei biglietti per i servizi passeggeri e spostamenti flessibili dei treni adattati alle catene di approvvigionamento just-in-time per gli spedizionieri”.
Per quanto riguarda l’autotrasporto, la Commissione vuole intervenire sui pesi e dimensioni dei veicoli industriali. In particolare quelli a zero emissioni, per i quali la proposta intende aumentare la massa complessiva consentita per compensare il maggio peso che comporta l’elettrificazione. “Una volta che la tecnologia si svilupperà e che i sistemi di propulsione a zero emissioni diventeranno più leggeri, anche grazie all'uso di dispositivi aerodinamici e cabine, i veicoli più puliti beneficeranno di un carico utile supplementare rispetto agli autocarri convenzionali”, afferma la Commissione. Il provvedimento intende anche incoraggiare la diffusione di cabine più aerodinamiche e altri dispositivi di risparmio energetico.
La proposta potrà permettere anche l’uso nell’autotrasporto internazionale di complessi veicolari più pesanti e lunghi degli attuali, seppure a determinate condizioni. “Ciò significa anche chiarire che gli Stati membri che autorizzano i sistemi modulari europei (Ems) nei loro territori potranno utilizzarli anche nelle operazioni internazionali tra gli Stati membri confinanti, senza bisogno di un accordo bilaterale e senza restrizioni all'attraversamento di una sola frontiera”. L’obiettivo è ridurre il numero di veicoli che trasportano la stessa quantità di merce.
Un intervento riguarderà anche il trasporto intermodale e anche in questo caso potranno essere autorizzati pesi e dimensioni superiori agli attuali. In particolare, potrebbe aumentare l’altezza massima permessa per i veicoli industriali che trasportano container high cube. Dovrebbe cambiare pure il criterio di calcolo delle emissioni di gas a effetto serra, rendendolo comune basandosi sulla recente norma Iso-Cen. Tutte queste proposte dovranno essere valutate e approvate dal Parlamento e dal Consiglio Europeo.