Anche il Pnrr comincia ad apparire nel variegato panorama delle frodi fiscali attuate nel settore della logistica. È successo a Prato, dove la Guardia di Finanza ha denunciato per indebita compensazione di crediti d’imposta un soggetto legato a una società a responsabilità limitata operante nella logistica (di cui non ha fornito il nome) che ha beneficiato di un credito d’imposta di 68mila euro, dichiarando che derivava da attività di ricerca e sviluppo che rientrano nella Missione 4 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Secondo gli inquirenti, la società non ha mai svolto queste attività.
L’inchiesta rientra in un più ampio programma del Comando Regionale Toscana della Guardia di Finanza sul controllo dell’attuazione dei provvedimenti di finanziamento o sovvenzione del Pnrr già in corso di erogazione che sono dirette verso singole imprese, “circoscrivendo così la platea dei beneficiari e avviando delle specifiche analisi di rischio”, spiega la Finanza in una nota. Le verifiche riguardano casi di corruzione, dei conflitti di interesse e della duplicazione dei finanziamenti.