Il 7 agosto 2023 la Guardia di Finanza ha annunciato la confisca definitiva di beni e disponibilità finanziarie per un totale di 7,7 milioni di euro disposta dal Gip di Como nei confronti di un’organizzazione che avrebbe svolto numerosi reati tributari nell'ambito della fornitura di servizi di trasporto e logistica alla grande distribuzione organizzata. È la conclusione di un’indagine culminata in diverse perquisizioni svolte il 21 giugno 2022 nei confronti di ventuno persone fisiche e 19 società. Oltre alla confisca, la Finanza ha attuato misure cautelari verso quattordici persone.
L’inchiesta è avvenuta nell'ambito dei controlli svolti dalla Finanza nel settore delle cooperative. La frode fiscale è avvenuta tra il 2015 e il 2022 usando diciassette cooperative, un consorzio e una società a responsabilità limitata, che era la capogruppo. Le modalità prevedevano l’emissione e di uso di fatture per operazioni inesistenti (rispettivamente per 21 e 3,7 milioni di euro) l’omessa dichiarazione e versamenti dell’Iva e indebite compensazioni dell’imposta.
Le cooperative di lavoro nella loro breve vita non adempievano agli obblighi civilistici e fiscali e avevano lo scopo di fornire manodopera al consorzio e alla società di capitali, che invece avevano una struttura permanente nel tempo e formalmente erano in regola dal punto di vista fiscale. La loro funzione era solamente direzionale e amministrativa.
Inoltre, le cooperative emettevano a favore del consorzio e della Srl fatture che addebitavano falsamente costi del personale, permettendo quindi di abbattere un ingente debito dell’Iva che scaturiva dalle prestazioni di trasporto e logistica fornite alla committenza. Inoltre, il consorzio e la Srl hanno trasferito i propri debiti tributari, tramite l’accollo, a società terze compiacenti, compensandoli così con crediti non spettanti e insistenti, per un valore di un milione di euro.