Tra ritardi politici e burocratici, compensati però da un buon avanzamento dei cantieri, prosegue la costruzione della nuova linea ferroviaria che dovrà collegare il porto sloveno di Capodistria (Koper) attraverso Divaccia (Divača) e quindi verso i corridoi merci con l’est europeo. La società statale che gestisce il progetto, in sigla 2TDK, mostra una certa fiducia anche sul fronte finanziario nonostante un importante prestito della Banca europea per gli investimenti sia stato approvato solo a fine luglio 2023, mentre il contratto effettivo dovrebbe essere firmato entro l’anno. Altri fondi sono comunque garantiti dall’Europa.
Il prestito della Bei, di 250 milioni, vale un quarto del costo complessivo della nuova direttrice ferroviaria, quantificato in poco più di un miliardo di euro, cifra che non dovrebbe aumentare nonostante l’incremento dei costi delle materie prime, anzi la società di progetto afferma che si riusciranno a risparmiare addirittura una quarantina di milioni. E tutto questo nonostante l’Ungheria si sia rimangiata la decisione di destinare 200 milioni di euro a fondo perduto a favore di quest’opera, guarda caso, quasi contestualmente alla scelta di impegnarsi per una somma analoga in un progetto di sviluppo con il porto di Trieste, concorrente diretto di quello di Koper.
Il progetto della nuova Capodistria-Divaccia è del 2017, mentre i lavori hanno preso il via nel maggio 2021, ma sono diventati effettivamente operativi da settembre 2021. I cantieri dovrebbero chiudersi nel 2025 e la nuova linea sarà aperta all’esercizio quasi sicuramente l’anno successivo. All’inizio i lavori erano partiti al rallentatore con l’avvio solo del primo lotto che rappresenta meno di un terzo dell’intero corridoio, e precisamente la tratta tra il porto di Capodistria e Črni Kal (San Sergio), concentrando l’attività su due tra le opere più significative da realizzare, il tunnel di Dekani lungo 3808 metri e la galleria sopra la valle Osapska lunga 1154 metri nell’area di Črni Kal.
Una volta completata, la nuova direttrice ferroviaria consentirà velocità fino a 160 km/h, con una potenzialità di oltre 200 treni al giorno e la possibilità di trasferire quasi 40 milioni di tonnellate di merci all’anno, ma soprattutto ridurrà drasticamente la lunghezza del percorso, attualmente piuttosto acclive e tortuoso, da 45 a 27 chilometri (dei quali 20 in galleria). La ferrovia salirà dal livello del mare fino ai 430 metri, altitudine di Divaccia, con una riduzione di un centinaio di metri rispetto al valico attuale.
La nuova Koper-Divača viene costruita con la predisposizione per la posa di due binari ma all’inizio sarà armata con un solo binario, anche se le autorità slovene hanno già annunciato che intendono ridurre i tempi per completarla con il doppio tracciato. In una prima fase si ipotizza di utilizzarla a senso unico, quello più favorevole, in combinazione con la linea storica che resta temporaneamente in esercizio, quindi idealmente come se fosse un raddoppio a distanza.
Piermario Curti Sacchi