La ripresa estiva dei noli spot per il trasporto marittimo dei container tra Asia ed Europa prosegue anche ad agosto. La rilevazione settimanale di Drewry diffusa il 17 agosto mostra infatti un aumento del 6% tra Shanghai e Rotterdam, portando il nolo medio per un contenitore da 40 piedi a 1.768 dollari. Cresce anche la rotta tra il porto cinese e Genova, anche se in percentuale minore: 1%, portando il nolo a 2.086 dollari. Resta invece in rosso l’andamento del nolo transatlantico tra Rotterdam e New York, che cala dell’1% a 1.577 dollari. L’indice composito di Drewry resta positivo di due punti, con una media di 1.832 dollari per container.
Queste tendenze sono confermate anche da Xeneta, secondo cui l’aumento dei noli è dovuto ai sovrapprezzi attuati da numerose compagnie, che per ora sembrano funzionare nonostante la debolezza della domanda di trasporto. Secondo Xeneta, dalla fine di luglio il nolo medio spot dall’Estremo oriente al Nord Europa è aumentato di 500 dollari per container, con incremento percentuale del 39,6%, mentre quello per il mediterraneo è aumentato di 670 dollari. Aumenti che restano comunque inferiori ai 1.000 dollari prospettati dalle compagnie marittime.
Xeneta analizza anche i noli transatlantici spot tra la costa orientale degli Stati Uniti e il Nord Europa, che hanno subito nel corso del 2023 un vero tracollo, passando dai 5.298 dollari di gennaio (sul rotta verso gli Usa) agli 809 dollari rilevati ad agosto. Una tendenza che però potrebbe invertirsi velocemente. Intanto gli spedizionieri stanno usando soprattutto gli spot, perché il numero dei contratti a lungo termine che stanno entrando in vigore nel 2023 è diminuito rispetto agli anni precedenti.
Xeneta ritiene che il crollo dei noli spot transatlantici sia causato soprattutto dalla riduzione dei commerci, stimati al 13,6% nel primo semestre, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel solo mese di aprile il calo è stato del 23%, trascinando i noli da 3.875 dollari della fine di marzo ai 2.450 dollari del primo maggio. Xeneta prevede che i volumi diminuiranno anche nella seconda metà del 2023. Nello stesso tempo le compagnie marittime hanno trasferito stiva sulle rotta transatlantica da altre regioni dove era in eccesso. Secondo Sea-Intelligence, la capacità tra Nord Europa e Nord America è aumentata del 23,6% nella prima metà dell’anno.