La prima nave da carico a propulsione eolica è salpata il 22 agosto 2023 da Shanghai e, dopo una breve sosta al porto di Singapore, è ripartita verso Paranagua, lungo la costa del Brasile. Dopo il suo arrivo a destino programmato per il 15 settembre, caricherà grano diretto in Europa e ripartirà probabilmente verso la Danimarca, anche se il porto europeo di attracco non è ancora stato confermato. La Pyxis Ocean, questo il nome dato all'innovativa nave, è nata dalla joint venture tra Mitsubishi Corporation, Bar Tech Technologies, un'azienda ingegneristica con sede in Gran Bretagna specializzata nello sviluppo di tecnologie eoliche per la navigazione, e Yara Marine, una multinazionale norvegese che dal 2010 lavora per offrire soluzioni sostenibili all'industria mercantile.
Noleggiata dal colosso americano Cargill, attivo principalmente nel settore alimentare, la Pyxis Ocean è la prima nave al mondo ad essere dotata di due grandi Windwings, ovvero due vele rigide oltre 37 metri di altezza realizzate in acciaio e vetroresine e non, come avveniva in passato, in canapa o altri tessuti. La composizione ricorda quella delle turbine eoliche ed è studiata per massimizzare lo sfruttamento delle correnti d'aria, ma consente comunque alla nave di ripiegare le vele quando si trova in porto per poi spiegarle nuovamente in alto mare.
Si prevede che l'intero viaggio inaugurale fino al Brasile possa avvenire sfruttando unicamente la propulsione eolica, anche se la nave è dotata di motori termici di supporto. Secondo le aspettative dell'armatore, il sistema Windwings permetterà di risparmiare in media il 30% di carburante ma l'impatto ambientale potrà essere ulteriormente ridotto grazie all'utilizzo di carburanti alternativi. A questo proposito, il presidente della divisione Ocean Trasportation di Cargill, Jan Dieleman, ha rilasciato importanti dichiarazioni che confermano la ferma volontà del Gruppo di puntare sulla decarbonizzazione.
“L'industria marittima sta compiendo un viaggio verso la decarbonizzazione: non è facile, ma è entusiasmante. Noi di Cargill abbiamo la responsabilità di essere pionieri di soluzioni di decarbonizzazione in tutte le nostre catene di approvvigionamento per soddisfare le esigenze dei nostri clienti e quelle del pianeta. Una tecnologia come Windwings non è priva di rischi, e come leader del settore in collaborazione con l'armatore 'visionario' Mitsubishi Corporation, non abbiamo paura di investire, di assumerci questi rischi per aiutare i nostri partner nella transizione marittima verso un futuro più sostenibile. Prevedo che entro il 2025 metà delle navi di nuova costruzione saranno ordinate con propulsione eolica. Il motivo per cui sono così fiducioso è il risparmio: una tonnellata e mezza di carburante al giorno. Mettendo quattro Windwings su una nave, si potrebbero risparmiare sei tonnellate di carburante al giorno, pari a venti tonnellate di anidride carbonica. Sono numeri enormi".
Il progetto è cofinanziato dall'Unione Europea nell'ambito dell'iniziativa Chek, che punta a favorire la transizione ecologica delle navi già operative e che a sua volta fa capo al programma Horizion 2020 a sostegno dell'innovazione e della ricerca. Grazie ai finanziamenti europei, Yara Marine sta già progettando di costruire centinaia di vele Windwings nei prossimi quattro anni e la società Bar Technologies è impegnata nella ricerca di nuove forme di scafo con idrodinamica migliorata.
“Se il trasporto marittimo internazionale vuole raggiungere la sua ambizione di ridurre le emissioni di CO2, allora l’innovazione deve essere in primo piano. L’energia eolica è un combustibile quasi marginale a costo zero e l’opportunità di ridurre le emissioni, insieme a significativi miglioramenti in termini di efficienza nei costi operativi delle navi, è sostanziale. Oggi è il culmine di anni di ricerca pionieristica, in cui abbiamo investito nella nostra esclusiva tecnologia delle vele a vento e cercato un partner esperto per l’industrializzazione in Yara Marine Technologies, al fine di fornire agli armatori e agli operatori delle navi l’opportunità di rendere reali queste efficienze”, ha dichiarato John Cooper , amministratore delegato di Bar Technologies.
Marco Martinelli