La piattaforma logistica del porto di Taranto è pronta ma manca ancora il suo gestore, dopo che l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio ha revocato il suo affidamento alla società Progetto Internazionale 39. I motivi della revoca sono le prescrizioni in termini di capitale sociale e di presenza di soci con i requisiti necessari.
L'Autorità precisa che nella sua relazione, Progetto Internazionale 39 scrisse di essere una società di scopo e che quindi per gestire la piattaforma avrebbe cambiato la struttura societaria, anche con l’ingresso di soci italiani. Ciò non sarebbe avvenuto, quindi l’Asp ha respinto e archiviato la pratica. Da questo momento, la società ha sessanta giorni per presentare un ricorso, quindi entro la prima metà di ottobre.
Intanto, l’Autorità sta muovendosi per trovare un altro gestore per questa piattaforma logistica, che è stata completata nel 2015, ma finora non è entrata in funzione. Prima di Progetto Internazionale 39 avrebbe dovuto gestirla la società Taranto Logistica, fondata dal Gruppo Gavio, che nel novembre 2022 rinunciò in modo consensuale con l’Autorità portuale. Il motivo fu la mancanza di accordo tra le parti sulla richiesta da parte di Taranto Logistica di rivedere il piano economico-finanziario. L’Asp deve quindi restituire, a rate, 40 milioni alla società come compensazione dei lavori svolti.
Poi giunse l’offerta di Progetto Internazionale 39 e a marzo 2023 le venne assegnata la piattaforma per servizi alle merci. La società si definisce sul suo sito web (dove praticamente c’è solo una home page incompleta) un “infrastructure developer”. Ha sede a Roma e secondo il quotidiano La Verità i soci sarebbero l’imprenditore cinese, ma residente a Milano, Sergio Gao Shuai, col 33%, il commercialista romano Tommaso Celletti (33%), Alfredo Esposito (33%) e l’Associazione per lo Sviluppo Economico e Culturale Internazionale (1%) presieduta da Gao Shuai.