Durante il 63° Salone Nautico di Genova, l’associazione degli spedizionieri Spediporto ha organizzato un convegno dove ha illustrato la sua posizione per quanto riguarda la sostenibilità e lo sviluppo del territorio, che si basa su una crescente attenzione sui progetti Environmental, Social, Governance (ambiente, sociale e governo). Per quanto riguarda il territorio ligure, Spediporto ha avviato l’iniziativa Green Logistic Valley per la Valpolcevera, che coinvolge anche l’esperienza di agricoltura aeroponica della Fattoria di Pol.
Questa iniziativa ha diversi obiettivi: favorire il rilancio e lo sviluppo di un’area come la Valpolcevera, duramente provata dalla crisi economica e dalla tragedia di Ponte Morandi, mettere in primo piano i temi ambientali e quelli sociali, con idee innovative in grado di trasformare il territorio fino a renderlo decisamente più vivibile.
“La Green Logistic Valley è, un’idea articolata, che si innesta nell’ipotesi di sviluppo complessivo per Genova e la Liguria, passando anche attraverso il miglioramento delle infrastrutture fisiche, la crescita di quelle digitali e la trasformazione del patrimonio rappresentato dalle vecchie aree industriali dismesse”, ha spiegato Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto, che ha aggiunto: “La sostenibilità ambientale è essenziale ed è possibile svilupparla anche sotto il profilo imprenditoriale, restituendo al territorio in termini di occupazione e di miglioramento complessivo di qualità della vita”.
La Fattoria di Pol è una startup di agricoltura innovativa ideata da Paolo Gazzotti, che ha al centro la realizzazione d’impianti aeroponici sostenibili e a impatto zero. L’idea è stata appoggiata, alcuni anni fa, da Dafarra Group, che ha sostenuto la realizzazione del primo impianto aeroponico in Liguria, a Borghetto Santo Spirito, nel savonese e che, nel 2022, ha proposto il progetto di una fattoria aeroponica all’interno della Green Logistic Valley a Giampaolo Botta, che l’ha fatta immediatamente sua.
L’aeroponia è un’innovativa tipologia d’impianto per la coltivazione, che permette alle piante di svilupparsi senza terreno e in cui le radici vengono nebulizzate con acqua e sostanze nutritive. Una tecnica che, come spiega Gazzotti, offre innumerevoli vantaggi: “Consente un importante risparmio nell’uso del suolo, utilizza pochissima acqua, una risorsa sempre più ridotta anche nella nostra regione, evita l’uso di pesticidi; inoltre la produttività è altissima, con un efficientamento energetico massimo”.