Il 4 ottobre è la festività civile tedesca del “Tag der Deutschen Einheit”, ossia l’unità della Germania e come avviene nei giorni festivi è vietata la circolazione dei veicoli industriali. Una situazione che spinge a un divieto analogo anche il Tirolo austriaco, con conseguenze che arrivano sino in Italia. Come denuncia in una nota diffusa dall’associazione dell’autotrasporto Anita, la mattina del 4 ottobre si è creata sull’autostrada italiana A22, che conduce al confine del Brennero, una coda di veicoli industriali che ha raggiunto gli ottanta chilometri. Una situazione, aggiunge la sigla che “si è ulteriormente aggravata per il divieto di transito notturno imposto ai mezzi pesanti dal Governo austriaco, che ha garantito la ripresa della circolazione solamente questa mattina invece di permettere di far defluire il traffico durante la notte”.
Questo evento ha rilanciato la vertenza dell’autotrasporto italiano verso l’Austria. Secondo il delegato di Anita per le questioni del Brennero, Thomas Baumgartner, “questi continui incolonnamenti lungo l’Autostrada del Brennero incrementano considerevolmente i livelli di inquinamento, aumentano i rischi di incidenti e obbligano gli autisti a fermarsi lungo l’autostrada senza stazioni di sosta, parcheggi o infrastrutture adeguate”. Inoltre, “causano dei notevoli ritardi nella consegna delle merci che di fatto bloccano l’intera filiera produttiva nazionale ed europea, con un impatto fortemente negativo sull’economia del nostro Paese”.
Una soluzione, secondo Baumgartner, sarebbe “un’armonizzazione del calendario dei divieti a livello europeo sulla rete Ten-T o un coordinamento tra gli Stati confinanti soprattutto in giornate non festive, così da non impattare il traffico e la fluidità del transito dei veicoli, anche perché in gran parte dei giorni festivi il volume di traffico delle vetture private non è così elevato”. Egli conclude che “è necessario che venga cancellato il divieto di circolazione notturno austriaco, che non fa altro che peggiorare la situazione”.