La navigazione di una portacontainer lungo la rotta artica, che collega l’oceano Pacifico col mar Baltico costeggiano la Siberia, non è una novità assoluta. Lo fece per la prima volta nel 2018 la portacontainer Maersk Venta, ma fu un viaggio unico. Ma ora si cominciano a pianificare servizi regolari, a causa dello scioglimento dei ghiacci causato dal cambiamento climatico. Sono interessate soprattutto la Cina, che così può evitare le rotte meridionali che non controlla, e la Russia, che ha il controllo di gran parte di questa rotta. Il riavvicinamento tra i due Paesi avvenuto come conseguenza della guerra in Ucraina sta accelerando l’avvio di rotte commerciali artiche.
Nell’estate del 2023 si registrano diversi viaggi di portacontainer cinesi lungo questa rotta, con l’evidente obiettivo di aprire un collegamento regolare, almeno nella stagione in cui è possibile farlo ma comunque con la prospettiva che il riscaldamento globale la estenda. Pioniera è la compagnia cinese Neweew Shipping Line, che quest’anno ha inviato lungo la rotta artica ben quattro portacontainer: la Newnew Polar Bear da 1.638 teu, la Xin Xin Hai 1 da 2.741 teu, la Xin Xin Tian 1 da 2.741 teu e la New Star da 3.534 teu.
Il caso più interessante è quello della nave più piccola, la Newnew Polar Bear, che ha compiuto un viaggio commerciale di andata e ritorno da Shanghai a San Pietroburgo, con scali ad Arkhangelsk e a Baltiysk. La classificazione antighiaccio Arc5 permetterà a questa portacontainer di navigare sulla rotta artica da luglio a novembre. E questo è solo l’inizio, perché Newnew Polar Bear intende aumentare la flotta artica fino a raggiungere dieci portacontainer.
Ma questa rotta non è stata solcata questa estate solo da portacontainer. Altre navi cargo, ancora più grandi, hanno svolto viaggi spot. La portarinfuse capesize Gingo è partita da Murmansk il 18 agosto per Qingdao, mentre i russi hanno inserito le due petroliere aframax Hammurabi da 113.553 dwt e Olympiysky Prospect da 113.905 dwt. La prima ha navigato da Ust Luga a Tianjin e la seconda da Primorsk a Tianjin.
La Russia ha ambiziosi programmi sulla rotta artica. Il ministro per lo Sviluppo dell’Estremo Oriente e dell’Artico, Alexey Chekunkov ha annunciato all’inizio di ottobre 2023 un programma che prevede la costruzione 151 navi della classe Ghiaccio, di cui 71 mercantili, entro il 2035 e che 43 di queste sono già in costruzione.