Il 12 ottobre 2023 la Commissione Ambiente, Sanità e Sicurezza Alimentare (Envi) del Parlamento Europeo ha adottato le sue proposte sulla normativa Euro 7, che stabilirà nuovi livelli di emissioni inquinanti per gli autoveicoli. La discussione avviene sulla base della proposta presentata dalla Commissione Europea e la posizione è stata approvata con 52 voti a favore, 32 contrari e un'astensione. Al centro del provvedimento ci sono i livelli di ossidi di azoto, particolato, monossido di carbonio e ammoniaca. La Commissione concorda con quelli proposti per le autovetture, mentre chiede modifiche per i veicoli commerciali e quelli industriali.
Per i veicoli commerciali, propone una divisione in tre categorie, ciascuna con i propri limiti, mentre per quelli pesanti chiede valori di emissioni minori rispetto a quelli presentati dalla Commissione. In compenso posticipa l’entrata in vigore dell’Euro 7: 1° luglio 2030 per auto e furgoni, e il 1° luglio 2031 per autobus e veicoli industriali (rispetto rispettivamente al 2025 e 2027 come proposto dalla Commissione).
L’Euro 7 introdurrà anche limiti nell’emissione di particelle da pneumatici e freni. In questo caso, i deputati vogliono allineare le metodologie di calcolo dell’UE e i limiti con gli standard internazionali attualmente in fase di sviluppo da parte della Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite. Queste regole si applicheranno a tutti i veicoli, compresi quelli elettrici. Il testo della Envi prevede inoltre requisiti di prestazione minima più elevati per la durata delle batterie di auto e furgoni rispetto a quelli proposti dalla Commissione (che rispetto all’Euro VI prevedono per camion e autobus una riduzione del 56% sugli ossidi d’azioto e del 26% sul particolato).
La proposta degli eurodeputati comprende inoltre un “passaporto ambientale” del veicolo, che dovrebbe contenere informazioni sul consumo di carburante, lo stato della batteria, i limiti di emissioni e i risultati delle ispezioni tecniche periodiche. Dovrebbe anche diventare obbligatorio installare sistemi di bordo per il monitoraggio di diversi parametri quali le emissioni di gas di scarico in eccesso, il consumo reale di carburante ed energia e lo stato di salute delle batterie di trazione.
La relazione della Commissione Envi dovrebbe essere discussa e votata durante le sessione plenaria del Parlamento di novembre 2023 e se approvata costituirà la posizione negoziale del Parlamento con i Governi dell’UE sulla forma finale della legislazione.