I lavori di ammodernamento e potenziamento del porto messinese di Tremestieri sono fermi da un anno e mezzo, ossia da quando la Nuova Codemar ha lasciato il cantiere. All’inizio di ottobre 2023 le è subentrata la Bruno Teodoro, ma solo formalmente perché l’impresa ha dichiarato che finché non avrà garanzie sui fondi per proseguire i lavori non riavvierà il cantiere. Si tratta di 43 milioni di euro, ossia il valore stimato per l’aumento dei prezzi dei materiali rispetto al progetto del 2008.
In una nota inviata al sindaco di Messina Federico Basile, al ministero dei Trasporti e all’Autorità portuale, la società chiede “di attivarsi, per quanto di competenza, al fine di garantire che venga trasferito, in seno al ramo d’azienda, il contratto d’appalto del porto di Tremestieri, munito di integrale copertura finanziaria per come previsto nella transazione e nella procedura competitiva”. In particolare, chiede al ministero “se l’opera in questione risulta, allo stato, assistita di copertura finanziaria e per quale importo ed in particolare se la dotazione del maggiore importo contrattuale in applicazione della maggiorazione prezzi potrà o meno essere riconosciuta ed inserita nella dotazione finanziaria del contratto d’appalto”.
Al termine della lettera, la società ammonisce che “resta inteso che, in mancanza di copertura finanziaria, da documentare e certificare in sede di stipula del contratto definitivo di cessione ramo d’azienda, la sottoscritta non potrà assumersi gli impegni previsti nell’aggiudicazione e relativa offerta e dovrà tutelarsi nei modi termini di legge, con grave pregiudizio per il completamento dell’opera”.