Alla fine di ottobre 2023 l’Autorità di Sistema Portuale di Tirreno Meridionale e Ionio ha annunciato le dimissioni del suo segretario generale Pietro Preziosi. Secondo l’Autorità, presieduta da Andrea Agostinelli, le dimissioni sono avvenute per la mancata convocazione “di un organo assembleare che aveva sollevato proteste”. Però l’atto avviene in una fase piuttosto turbolenta sorta da tredici concorsi per la ricerca di personale nel porto di Gioia Tauro e che ha creato forti contrasti tra Preziosi e l’avvocato Simona Scarcella, responsabile anticorruzione.
Secondo una ricostruzione della stampa locale, a settembre l’avvocato Scarcella rilevò che nelle commissioni che devono giudicare i concorsi ci sono quattro dipendenti dell’Autorità con carichi penali pendenti e che quindi sarebbero incompatibili con questo ruolo. Quindi l’avvocato sollevò la questione in una relazione, chiedendo a Preziosi di rimediare e informando anche Agostinelli. Una richiesta che però non ottenne alcuna risposta.
Dopo avere presentato questa relazione, l’Autorità portuale avviò nei confronti dell’avvocato Scarcella un’azione disciplinare revocandole l’incarico di responsabile anticorruzione, senza però chiedere il parere preventivo all’Anac, l’Autorità Anticorruzione, come prevede la normativa. Poi intervenne la stessa Anac, che ha reintegrato nella funzione l’avvocato Scarcella.
Sulla questione è intervenuto anche il presidente dell’Autorità, Agostinelli, sostenendo che le commissioni sono regolari perché la norma impedisce di firmare i decreti di nomina solo per chi ha subito una condanna definitiva per reati contro la Pubblica Amministrazione, senza quindi riguardare i carichi pendenti. Egli ha anche precisato che è in corso una corrispondenza con l’Anac per chiarire la questione.