Balzato alla ribalta dopo l’invasione russa dell’Ucraina - perché permette di evitare il transito in Russia, Bielorussia e Ucraina dei treni che viaggiano tra Cina ed Europa - il Middle Corridor appare rinforzato anche dal conflitto che sta avvenendo a Gaza e che probabilmente ritarderà la cosiddetta Via delle Spezie, che si basa sulla stretta collaborazione tra Arabia Saudita e Israele. Un’ulteriore conferma di tale potenziamento viene dalla capitale del Kazakistan, Almaty, dove alla fine di ottobre 2023 sono iniziati i lavori per costruire un grande terminal ferroviario al servizio dei traffici tra Cina ed Europa.
Lo sviluppo della nuova infrastruttura nasce dalla collaborazione tra la compagnia kazaka Ktz e l’Autorità del porto cinese di Xi’an. Nell’ultimo anno, la ferrovia kazaka ha visto un aumento dei volumi su rotaia dell’86%. La valenza geopolitica del Middle Corridor non riguarda solo l’Europa, ma anche la Russia, che con l’embargo da parte dei Paesi occidentali ha notevolmente aumentato il traffico di container con l’Asia centrale e la Cina.
L’importanza di questa direttrice è confermata anche dagli investimenti che stanno facendo nell’area le principali multinazionali della logistica. I più recenti riguardano Rhenus e Ceva Logistics, entrambi in Uzbekistan. Rhenus ha stretto un'alleanza con la locale compagnia ferroviaria Uty Uztemiryulkonteyner per gestire e potenziare il trasbordo delle unità di carico ad Andijon e Samarcanda, mentre Ceva ha avviato una rotta di autotrasporto tra Cina e Uzbekistan passando dal Kirghizistan ed è interessata alla nuova ferrovia tra questi Paesi che dovrebbe diventare operativa nel 2025.
Il Middle Corridor sta raccogliendo anche l’adesione di alcuni Paesi europei. All’inizio di novembre, il ministro dei Trasporti kazako, Marat Karabayev, ha annunciato che Austria, Germania, Lituania, Lettonia, Estonia e Ungheria hanno aderito all’associazione Trans-Caspian International Transport Route (Titr). In questo caso, il principale motivo d’interesse è il progetto Hyrasia One, che prevede la produzione d’idrogeno e di ammoniaca verde in Kazakistan. Idrogeno che potrà arrivare in Europa anche su treno.
Il Trans-Caspian International Transport Route s’incrocia con un altro importante progetto, che corre nella direzione nord-sud. È l’International North-South Transport Corridor (Instc), che vede come principali promotori i tre Paesi che collega, ossia India, Russia e Iran. Questi ultimi due hanno annunciato alla fine di ottobre di voler investire nel progetto l’equivalente di 36 miliardi di euro. Questa cifra comprende anche l’acquisto da parte della compagnia marittima Islamic Republic of Iran Shipping Line di ventuno portacontainer e 5.400 container.