Il possibile ritardo nel completamento del Terzo Valico starebbe creando uno scontro all’interno del Governo tra il ministro per gli Affari Europei, Raffaele Fitto, e quello dei Trasporti, Matteo Salvini. Lo afferma un articolo pubblicato il 14 novembre 2023 dal quotidiano Il Foglio, secondo cui Fitto intenderebbe escludere la nuova ferrovia tra Genova e Milano dal Pnrr, proprio perché potrebbe non essere finita entro il 2026 a causa del ritardo nello scavo della principale galleria. In concreto, non si potrebbe rispettare le scadenze del programma europeo e quindi sarebbe a rischio il finanziamento di 3,97 miliardi di euro, che invece Salvini vuole mantenere nell’alveo del Pnrr.
Sulla questione è intervenuto anche il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che in una dichiarazione all’agenzia Dire si è schierato con Salvini e col suo vice-ministro Edoardo Rixi. Toti ha affermato che il Terzo Valico è uno dei cantieri più importanti d’Italia ed “è certamente un'opera strategica tanto quanto il Ponte sullo Stretto e, forse, anche di più per l'economia del Paese". Quindi, ha aggiunto, “ non mi pare opportuno, in questo momento, creare incertezza in un'opera che traina dietro di sé tutto un sistema d’investimenti nel Nord Ovest italiano”.
Per Toti si può rispettare la scadenza del 2026: “Parlo quasi quotidianamente con Rixi, mi sono confrontato spesso con Salvini, ne ho parlato con Webuild. Tutti sono convinti che non sarà facile, che sarà uno sforzo importante, ma ci sono le condizioni per rendere operativo il Terzo Valico nell'estate del 2026. In questo preciso caso, mi sembra più utile al Paese alimentare fiducia che non ingenerare incertezza". Il presidente della Regione ha aggiunto che l’opera è all’87% e non teme comunque che non sarà completata.