L’agenzia Associated Press ha riferito il 25 novembre 2023 un’informazione giunta da un ufficiale della Difesa statunitense secondo cui il 24 novembre la portacontainer ma Cgm Syni è stata colpita da un drone mentre navigava in acque internazionali dell’Oceano Indiano. Il drone sarebbe un modello Shahed-136 e secondo la fonte, che ha voluto restare anonima, si sospetta che sia stato lanciato dalle Guardie Rivoluzionarie iraniane, nel contesto della guerra nella Striscia di Gaza. Infatti la nave – costruita nel 2022 e con una capacità di 15mila teu - naviga con bandiera maltese e livrea della compagnia francese Cma Cgm, che la ha noleggiata dalla società armatrice Eastern Pacific Shipping, controllata dal miliardario israeliano Idan Ofer.
Associated Press precisa che la nave ha subito qualche danno ma che nessun membro dell’equipaggio è rimasto ferito. L’articolo dell'Associated Press rivela che la Cma Cgm Symi stava navigando col rilevatore Ais spento da quando aveva lasciato il porto Jebel Ali di Dubai il 21 novembre, quindi prima dell’attacco. Secondo l’agenzia ciò indicherebbe che l’equipaggio aveva sospetti su una possibile azione ostile. A novembre 2022 un’altra nave della Eastern Pacific Shipping, la petroliera Pacific Zircon, venne colpita al largo delle coste dell’Oman e anche in quel caso si sospettò dell’Iran.
Ricordiamo che i ribelli yemeniti Houthi hanno ancora la car carrier Galaxy Leader della compagnia giapponese Nyk, sequestrata al largo dello Yemen il 19 novembre. In questo caso, la nave è stata un obiettivo perché appartiene alla società britannica Ray Car Carriers, controllata da un altro miliardario israeliano, Abraham Rami Ungar. La nave è ancorata nel bacino portuale di Hodeidah senza possibilità di comunicazione e il suo equipaggio è ancora sotto sequestro.