Nei primi giorni di dicembre 2023 si sono conclusi i lavori principali per adeguare il profilo della galleria di Valenza rendendola adatta al transito dei treni intermodali senza limiti di sagoma. Ripristinata anche la circolazione su entrambi i binari di corsa, restano da completare solo alcune opere secondarie che non hanno ripercussioni particolari sull’esercizio. Situata a cavallo con la frazione Valmadonna di Alessandria, la galleria della lunghezza di 2330 metri è l’unico attraversamento in sotterraneo lungo la linea ferroviaria Alessandria-Mortara-Novara. Potrebbe sembrare un’opera secondaria, uno dei tanti cantieri che costellano la rete Rfi, ma il manufatto ha una valenza ben maggiore.
L’adeguamento di questo tunnel, i cui lavori sono iniziati nella metà del 2021, rappresenta un tassello fondamentale per rendere l’intera direttrice che dal porto di Genova attraverso Novara raggiunge la Svizzera adatta ai trasporti intermodali a grande sagoma secondo il profilo PC80. Da Alessandria a Mortara finora sono rimaste le limitazioni per il profilo della linea, a causa principalmente della galleria di Valenza.
La ferrovia che da Alessandria raggiunge Novara può essere considerata a tutti gli effetti un corridoio merci in quanto il traffico passeggeri, esclusivamente locale, non presenta numerose corse. Ed è proprio questa vocazione che Rfi intende valorizzare in vista del completamento dei lavori del Terzo Valico. E probabilmente rappresenterà non una semplice alternativa per i traffici provenienti dal porto di Genova, ma forse l’itinerario più agevole rispetto alla Genova-Milano interessata da un intenso servizio passeggeri. Dal Terzo Valico, attraverso Alessandria si raggiungerà così Novara, porta verso il Sempione e il centro Europa.
Dopo decenni che l’ha vista quasi nell’oblio, questa linea torna così a rivestire il ruolo delle origini, come ponte tra i porti liguri, il nord Italia e l’Europa, tra le primissime linee a essere aperte all’esercizio in Italia, nel 1854 (addirittura prima della Torino-Milano), a doppio binario, in anticipo sulle esigenze contingenti ma già prefigurando il collegamento con i futuri valichi alpini, nella visione lungimirante del Conte di Cavour.
Significativo è anche il fatto che la linea è stata elettrificata nel 1960 con il contributo finanziario diretto della Svizzera, a dimostrazione dell’interesse per questa relazione commerciale transfrontaliera. E ora dopo questi lavori che richiederanno anche altri interventi minori, l’Alessandria-Mortara potrà valorizzare il proprio ruolo in stretta relazione con il Terzo Valico.
Resta finora senza risposta una soluzione definitiva per adeguare alle nuove funzioni il nodo ferroviario di Novara. Qui la linea che proviene da Alessandria attraverso Valenza-Mortara taglia a raso i binari della Torino-Novara-Milano con il suo intenso traffico. Si era ipotizzata anche la possibilità di realizzare un by-pass sotterraneo, ma i costi sono apparsi proibitivi e forse sproporzionati rispetto alla domanda di trasporto. Ma a Novara segnano il passo anche i progetti già approvati, come la bretella per collegare direttamente a nord lo scalo merci e la ricollocazione del terminal dell'autostrada viaggiante (RoLa).
Piermario Curti Sacchi