Si è chiusa con un compromesso di fatto la controversia che ha visto su posizioni diverse da una parte il ministero dei Trasporti spagnolo, dall’altra la Commissione europea. Al centro del dibattito le misure per incentivare il trasporto ferroviario delle merci. A questo punto, a dicembre 2023, le autorità spagnole hanno potuto sbloccare un primo pacchetto di 26,1 milioni di euro di incentivi da assegnare a otto operatori, tra i principali protagonisti del trasporto merci su rotaia.
L’importo assegnato a ciascuna società è rapportato ai volumi di tonnellate/km movimentate tra aprile e dicembre 2022 sulla rete ferroviaria spagnola, a patto che questi valori fossero in crescita rispetto all’anno precedente o alla media dei due anni precedenti. I fondi sono stati assegnati a Renfe Mercancías, Captrain España, Medway, Transfesa Logistics, LCRail (Low Cost Rail), CSP, Go Transport Servicios e Cefsa (Compañía Europea Ferroviaria). Gli incentivi sono previsti all’interno di un pacchetto di fondi del Recovery and resilience facility, equivalente al nostro Pnrr.
Per favorire la modalità ferroviaria rispetto al tutto strada, la Commissione europea aveva chiesto al Governo spagnolo di aumentare i pedaggi stradali in modo da rendere più concorrenziali i trasporti su ferro. Ne era nato un braccio di ferro sull’opportunità di queste misure, giudicate penalizzanti dalle autorità spagnole, senza del resto risultare efficaci per raggiungere l’obiettivo prefissato.
Il ministero dei Trasporti si era reso disponibile a favorire il trasporto ferroviario delle merci attraverso diverse iniziative, tra le quali la concessione di incentivi destinati agli operatori che maggiormente avevano investito sulla modalità ferroviaria.
E il primo pacchetto di 26,1 milioni di euro, anche se corrisposto solo a fine 2023, risponde a questa scelta. Ma è già stato aperto un bando per l’assegnazione di ulteriori 25 milioni di euro. Gli operatori possono presentare le loro candidature a partire dal 1° gennaio 2024 ed entro il 1° aprile. Questi fondi si riferiscono ai volumi di trasporto conseguiti nel 2023, ma il ministero ha già confermato che la misura sarà ripresa anche per il 2024.
Contestualmente agli incentivi assegnati a favore degli operatori, le autorità spagnole intendono promuovere maggiormente i trasporti intermodali, sia quelli non accompagnati, sia le autostrade ferroviarie (RoLa), anche se su questo fronte si presentano luci ma anche ombre. Per esempio il servizio già annunciato tra Algeciras e Saragozza è stato rinviato senza indicare una data precisa. La relazione avrebbe dovuto collegare i traffici generati dal principale porto spagnolo con il nord della Spagna, crocevia verso la Francia e l’Europa continentale.
Questo progetto però non è a costo zero, in quanto comporta investimenti stimati in cento milioni di euro anche perché occorre intervenire sull’infrastruttura e il sistema di segnalamento attuale, ed è forse sulla ripartizione della spesa che l’iniziativa non riesce a decollare. Più concreto appare invece il progetto di trasporto intermodale tra Madrid e Valencia che dovrebbe diventare operativo all’inizio del 2024 per l’inoltro di semirimorchi, anche quelli provenienti dall’Italia via mare.
Piermario Curti Sacchi