Prosegue il 16 gennaio 2024 la battaglia del Mar Rosso, con gli Houthi che lanciano missili contro i mercantili e le Forze armate statunitensi che attuano azioni contro di loro. La società britannica di sicurezza Ambrey ha comunicato che il cargo greco Zografia, che batte bandiera maltese, è stato colpito da un missile mentre stava navigando a 76 miglia al largo del porto yemenita di Saleef, diretto verso nord. Dalle prime informazioni, risulta che la nave ha subito danni ma prosegue la navigazione in modo autonomo e non ci sarebbero feriti tra i 24 membri dell’equipaggio. Il cargo appartiene alla compagnia marittima greca Vulcanus Technical Maritime, che ha sede al Pireo.
Nella stessa mattinata, un’operazione dei Navy Seal statunitensi ha abbordato un’imbarcazione nelle acque internazionali davanti alle coste somale (nella foto). A bordo ha trovato e sequestrato missili che sarebbero destinati agli Houthi e che sarebbero stati inviati dall’Iran, secondo fonti statunitensi. Due Navy Seal risultano dispersi in mare.
É passato circa un mese dall’inizio degli attacchi degli Houthi alle navi che transitano davanti alle coste dello Yemen, come risposta all’invasione israeliana di Gaza e nonostante la presenza di una forza militare statunitense e britannica, che ha anche colpito alcune postazioni yemenite a terra, le azioni proseguono, anzi sembrano estendere il raggio d’azione.
Il 15 gennaio un missile ha colpito la portarinfuse statunitense Gibraltar Eagle, mentre un secondo non ha raggiunto il bersaglio. La nave stava viaggiando nel Golfo di Aden, ancora lontana dallo stretto di Bab al-Mandeb e dalle coste controllate dagli Houthi.
L’agenzia Bloomberg scrive che i premi assicurativi per le navi che transitano nello stretto di Bab al-Mandeb sono aumentati a un valore tra lo 0,75% e l’uno percento del valore della nave. Ciò significa che per le portacontainer più grandi il premio può toccare il milione di dollari.
Negli Stati Uniti, l’agenzia Fmc, che regola il trasporto marittimo, ha concesso alle compagnie marittime di annunciare i cambiamenti dei sovrapprezzi in un termine inferiore di trenta giorni, che in situazioni normali è quello minimo. Anche questa decisione è legata alla crisi del Mar Rosso. Diverse importanti compagnie container – tra cui Msc, Maersk, Cma Cgm, Hapag-Lloyd, Apl e One – hanno approfittato di questa concessione.