Il 16 gennaio 2023, gli autotrasportatori tarantini che servono l’impianto siderurgico di Acciaierie d’Italia (ex Ilva) hanno sospeso i presidi ai cancelli dell’impianto dopo aver ricevuto i pagamenti delle fatture di luglio, agosto e gran parte di settembre. L’accordo è stato raggiunto dopo quasi tre settimane di blocco, ma Casartigiani Taranto, che coordina la protesta, ha annunciato che lo stato di agitazione continuerà finché la società non salderà tutti gli arretrati e chiede un tavolo di confronto sulla trasparenza dei contratti.
Resta irrisolta la questione del futuro dell'acciaieria, dopo che ArcelorMittal ha deciso di ritirarsi, dichiarando di non voler più investire nell’impianto. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto che autorizza l’amministrazione straordinaria della società nel caso in cui la trattativa con il colosso franco-indiano dovesse fallire completamente. Questa ipotesi non è gradita ai fornitori di autotrasporto, poiché rischiano di perdere i pagamenti arretrati, come è già successo in passato.