Il 18 gennaio 2024 i noli medi spot del trasporto marittimo dei container hanno superato i seimila dollari tra Shanghai e Genova e sfiorano i cinquemila dollari tra Shanghai e Rotterdam. È quanto emerge dalle rilevazioni settimanali di Drewry, che confermano i timori degli operatori sulle conseguenze della crisi del Mar Rosso. Più precisamente, il valore tra Shanghai e Genova ha toccato i 6.282 dollari per container da 40 piedi, con un aumento rispetto alla settimana precedente del 21%, mentre il valore tra Shanghai e Rotterdam è di 4.952 dollari, con un incremento percentuale più modesto (12%).
Questa differenza nella percentuale di crescita, a sfavore di Genova, può dipendere dal dirottamento delle portacontainer da Suez a Buona Speranza, che comporta un maggiore aumento dei costi per i porti del Mediterraneo rispetto a quelli del Mare del Nord. Ed è un segnale molto preoccupante per i porti italiani, soprattutto se la crisi del Mar Rosso dovesse durare a lungo. Questa ipotesi è stata prospettata il 17 gennaio dal Ceo di Maersk, Vincen Clerc, secondo cui la circumnavigazione dell’Africa potrebbe durare “almeno alcuni mesi”, causando “interruzioni della catena di approvvigionamenti”.
L’aumento settimanale percentuale maggiore appare sulla rotta tra Rotterdam e Shanghai, con una crescita dei noli del 50%, sfiorando i mille dollari per feu. Se consideriamo il trend annuale, vediamo che sia per Genova, sia per Rotterdam i noli da Shanghai sono più che raddoppiati: rispettivamente l’aumento è del 126% e del 174%.
Anche gli Stati Uniti sono interessati da questo trend. Il nolo tra Shanghai e Los Angeles è cresciuto in una settimana del 38%, toccando i 3.860 dollari e quello tra Shanghai e New York è aumentato del 35%, a 5.644 dollari. Su quest'ultima rotta pesano anche i limiti imposti al transito nel Canale di Panama a causa della siccità. Le uniche due rotte controtendenza sono quelle tra Rotterdam e New York, con il nolo stabile a 1.506 dollari e tra Los Angeles e Shanghai, l’unico caso di calo: -1% a 762 dollari.