Prosegue l'attività del pubblico ministero milanese Paolo Storari nei confronti della somministrazione irregolare di manodopera attuata dalle multinazionali. Nei mesi scorsi, il magistrato ha aperto fascicoli su alcuni grandi nomi della logistica in conto terzi, come Dhl, Gls, Chiapparoli, Brt e Geodis. Il 15 aprile 2024 ha annunciato l’inchiesta sulla società di grande distribuzione GS, che fa parte del Gruppo Carrefour. Anche se la società sotto indagine rientra nel comparto del commercio, l’inchiesta svolta dalla Guardia di Finanza riguarda anche le attività di logistica e ricorda l’analogo caso dell’Esselunga.
In una nota, la Procura scrive che l’indagine riguarda “una complessa frode fiscale derivante dall'utilizzo, da parte della beneficiaria finale (la GS, ndr) del meccanismo illecito di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti a fronte della stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore, che ha portato all'emissione e al conseguente utilizzo dei falsi documenti per un ammontare complessivo superiore a 362 milioni di euro".
In particolare, aggiunge il comunicato, la filiera della manodopera avrebbe usato alcune cooperative definite dagli inquirenti “serbatoi di manodopera”, che avrebbero schermato i rapporti di lavoro tra la GS e altre società (definite “filtro”). I “serbatoi” avrebbe “sistematicamente omesso il versamento dell’Iva, nonché gli oneri di natura assistenziale e previdenziale”. L’ammontare complessivo dei documenti falsi sarebbe di 362 milioni di euro.
La mattina del 15 aprile sono state svolte perquisizioni nella provincie di Milano, Lodi, Pavia e Torino nei confronti delle persone fisiche e giuridiche coinvolte, con notifica delle informazioni di garanzia. La Procura ha anche disposto il sequestro nei confronti di GS di beni per oltre 64 milioni di euro.