Per le ferrovie del Portogallo si tratta di un traguardo importante, presentato con molta enfasi dalla stampa locale addirittura come l’evento più significativo degli ultimi decenni, anche se in un ipotetico confronto con gli investimenti in atto nel resto dell’Europa può addirittura far sorridere. Questo perché stiamo parlando di una nuova ferrovia con un tracciato lungo 80 chilometri, quando nella vicina Spagna, seppure nell’arco di diversi anni, è stata realizzata una nuova rete ad alta capacità che si sviluppa per quattromila chilometri.
Nei primi mesi del 2024 hanno iniziato a circolare alcuni treni di prova sulla prima tratta della nuova ferrovia tra Évora ed Elvas che sarà completata e quindi entrerà pienamente in esercizio nel corso del 2025. Questa nuova direttrice, inserita nella rete comunitaria Ten-T è destinata principalmente a migliorare i collegamenti per il trasporto merci dai porti portoghesi alla frontiera spagnola e quindi con il resto dell’Europa.
Il gestore delle infrastrutture portoghesi, Infraestruturas de Portugal, ha sostenuto con tenacia questo progetto tanto da indicarlo come Corredor Internacional Sul che una volta completato si svilupperà per 170 chilometri mettendo in rete i porti di Sines, Setúbal e Lisbona e valorizzando i servizi intermodali con la Spagna. Inizialmente il progetto del Corredor doveva essere molto più ambizioso disegnando una rete di relazioni ferroviarie ad Alta velocità passeggeri per collegare Lisbona con Madrid, ma in seguito è stato ridimensionato privilegiando la componente del trasporto merci.
La nuova linea, ormai in fase di completamento, per un investimento di 530 milioni di euro, collega Évora che è il capoluogo della regione dell’Alentejo con Elvas che si trova ad appena venti chilometri dal nodo ferroviario spagnolo di Badajoz, crocevia della rete iberica verso il centro della penisola e l’Europa. Le autorità portoghesi hanno calcolato che una volta completati gli investimenti sul corridoio sud la capacità della ferrovia aumenterà di circa il 260%. Per esempio, considerando il porto di Sines dove attualmente possono essere movimentati giornalmente poco più di una trentina di treni merci di lunghezza limitata a 400 metri, si potrà passare a oltre 50 treni a standard europeo di 750 metri.
La linea tra Évora ed Elvas è stata armata secondo lo scartamento largo di tipo iberico ma le traversine sono predisposte per adottare anche lo scartamento europeo, inoltre il sistema di segnalamento è quello a standard Etcs di livello 2 e l’elettrificazione è a 25 kV in corrente alternata. Possono circolare sia treni passeggeri (fino a 250 km/h) sia merci, anche se la vocazione del collegamento è soprattutto a favore del trasporto commerciale. A lavori conclusi nel 2025 si prevede un avvio graduale con l’obiettivo di trasportare all’inizio 2,3 milioni di tonnellate di merci l’anno, fino a raggiungere la piena operatività con 8,5 milioni di tonnellate annue.
In previsione di investire sul nuovo Corredor Sul, le ferrovie portoghesi hanno ammodernato e potenziato un breve tratto di linea lungo 11 chilometri che collega Elvas al confine di Caia con la Spagna, opera essenziale per garantire l’interscambio tra le ferrovie dei due Paesi, ma rimasto a lungo ampiamente sottoutilizzato. Uno studio di fattibilità commissionato nel 2022 dalle istituzioni amministrative della regione ha valutato tecnicamente ed economicamente fattibile insediare un terminal ferroviario merci ad Alandroal in quanto rappresenta un’area importante per l’industria del marmo, ma già viene presa in considerazione l’ipotesi di prevedere la realizzazione di altre infrastrutture logistiche.
Piermario Curti Sacchi