La digitalizzazione dell’autotrasporto ha ancora ampi margini di sviluppo e l’alleanza annunciata il 17 maggio 2024 da Volvo Group e Daimler Truck mostra che tali margini esistono anche sui veicoli industriali. Nella nota, i due Gruppi scrivono di avere creato una joint-venture paritetica – ossia con uguale partecipazione – dedicata allo sviluppo di una piattaforma digitale comune per veicoli. Tale piattaforma servirà poi a ciascun marchio per realizzare hardware e software di bordo per i propri modelli, ma potrà essere usata anche da produttori terzi.
Il comunicato parla in particolare di “software-defined vehicle platform” (piattaforma veicolare definita dal software). Ma che cosa significa? Si riferisce a un’architettura in cui le funzioni principali e le caratteristiche del veicolo sono controllate e gestite principalmente tramite software, piuttosto che hardware tradizionale. Ciò avviene già da tempo nella gestione della catena cinematica, dei sistemi di sicurezza o dell’infotrattenimento.
Ma le nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, il machine learning, la connettività avanzata e i sistemi di assistenza alla guida richiedono enormi investimenti e la realizzazione di una piattaforma comune e la collaborazione tra due grandi Gruppi come Volvo e Daimler Truck permette di razionalizzare l’investimento della piattaforma di base e avere così maggiori risorse per le singole applicazioni, che ciascuno svilupperà in proprio.
“I veicoli industriali definiti dal software rappresentano un cambiamento paradigmatico nella trasformazione della nostra industria”, spiega Martin Lundstedt, presidente e Ceo di Volvo Group. “Rendere il camion un dispositivo programmabile con hardware e sistema operativo standard per aggiornamenti rapidi dei prodotti darà a entrambe le aziende l'opportunità di creare valore per i nostri clienti attraverso servizi e soluzioni digitali distintivi”. Egli aggiunge che in tale ambito “è sensato collaborare per accelerare lo sviluppo, aumentare i volumi e condividere i costi”.