Le rilevazioni mensili sulla capacità dell’autotrasporto europeo diffuse da TransportIntelligence (usando i dati della Borsa trasporti Transporeon) mostrano che a maggio 2024 si è avuto il quinto mese consecutivo di contrazione delle disponibilità di veicoli industriali, un calo che in termini percentuali è del 7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e del 4,9% rispetto ad aprile 2024. L’indice è di 94,67, tenendo conto che quello iniziale (pari a cento) risale a gennaio 2021. Un valore inferiore a 100 indica un contesto con capacità limitata di autotrasporto.
Il valore di picco dell’indice (pari a 110) è emerso a luglio-agosto del 2022, indicando che la domanda di trasporto stradale era superiore all’offerta. Dopo una lieve discesa, l’indice è rimasto sostanzialmente stabile (con valori da 100 a 105) fino a maggio 2023 e sino alla fine di quell’anno il suo andamento è stato oscillante, con un picco a gennaio 2024 intorno a 110. Poi è iniziato un costante calo, scendendo sotto il valore 100 a marzo 2024.
TransportIntelligence rileva che i recenti dati sul Pil dell'area euro mostrano una crescita leggermente superiore alle previsioni, con le principali economie che hanno registrato prestazioni migliori rispetto alle stime del Regional Economic Outlook del Fmi di aprile 2024. Questo rimbalzo è trainato da un miglioramento del sentiment dei consumatori e delle imprese, con i redditi delle famiglie sostenuti da mercati del lavoro stabili che hanno contribuito a una ripresa dei guadagni.
Secondo gli analisti, la contrazione dell’offerta di autotrasporto deriva anche dagli eventi sportivi imminenti, come le Olimpiadi di Parigi e gli Europei 2024, che stanno causando un aumento dei volumi trasportati in Francia e Germania, le due principali economie europee, provocando un ulteriore calo della capacità di trasporto su strada.
Ciò comporta anche un aumento delle tariffe. In termini percentuali, a maggio 2024 l'indice delle tariffe spot è aumentato del 6,8% rispetto ad aprile 2024, rappresentando un incremento del 12,5% su base annua, mentre quello delle tariffe contrattuali è aumentato del 3,1% rispetto all'anno precedente e dello 0,3% rispetto al mese precedente, raggiungendo il valore di 125,42 a maggio 2024. Guardando al futuro, la mancanza di capacità, unita a un aumento della domanda dei consumatori, potrebbe ulteriormente aumentare i prezzi spot e contrattuali, come già osservato a giugno 2022.