La strada che dovrebbe portare all’ampliamento del Cim di Novara, o per essere più precisi, al nuovo insediamento conosciuto come Novara Ecologistica, sembra avere imboccato una salita del tutto imprevista. Con le ultime elezioni amministrative di giugno 2024 c’è stato un cambio di maggioranza nel consiglio comunale di Galliate dove ha prevalso la compagine guidata dal neo-sindaco Alberto Cantone. Tra i punti essenziali indicati nel programma elettorale figurava una valutazione negativa nei confronti del progetto di ampliamento dell’area logistica.
Il territorio di Galliate è marginalmente interessato dalla struttura di Novara Ecologistica, ma essendo formalmente coinvolto, è tenuto a esprimere la propria posizione sullo schema di accordo di pianificazione dell’insediamento. In attesa che la decisione venga assunta a livello di Giunta e di Consiglio, nelle prime dichiarazioni pubbliche il sindaco Cantone, coerentemente con il programma elettorale, ha confermato la contrarietà al progetto.
Lo schema di accordo, proposto dal Cim, il Centro interportuale, e da Develog, società specializzata nello sviluppo di insediamenti logistici, è già stato sottoscritto dalla Regione Piemonte, dalla Provincia e, nonostante le aspre polemiche politiche della vigilia, anche dal Comune di Novara. La nuova struttura è situata soprattutto nel territorio di Pernate, una frazione di Novara nonostante conti quattromila abitanti, al confine con Galliate.
La notizia del cambio di maggioranza a Galliate è stata salutata con soddisfazione dal Comitato locale che fin dall’inizio si è battuto contro l’insediamento, non lasciando intentata alcuna iniziativa per raggiungere questo risultato, compreso il ricorso al Tar. Secondo gli abitanti della frazione di Pernate, a questo punto, l’opposizione di Galliate viene vista come un’opportunità da utilizzare come leva per arrivare a bloccare il progetto.
Nel ricorso alla giustizia amministrativa il Comitato aveva contestato le caratteristiche dell’insediamento che prevede la costruzione di capannoni altri fino a venti metri e a ridosso delle abitazioni della frazione che verrebbe interamente circondata dal polo logistico, le cui dimensioni sono maggiori dell’intera area urbana di Pernate. Al progetto proposto da Develog viene contestata la scelta di una mitigazione ambientale solo di facciata con una corona verde costituita da alberi e arbusti che comunque toglierebbero completamente la visione panoramica del territorio.
Del resto, le dimensioni dell’insediamento non sono irrilevanti: su un’area complessiva di oltre un milione di metri quadrati è prevista la costruzione di quattro unità immobiliari commerciali per una superficie coperta di 247mila metri quadri. Nel piano di governo del territorio del Comune di Novara, ben prima della presentazione del progetto di Cim e Develog, era già prevista la trasformazione da area agricola a funzioni insediative commerciali.
Piermario Curti Sacchi
Aggiornamento: il presidente dell'Associazione "i Fontanili", Carlo Giovanni Ferro, precisa che "le normative tecniche del PRGC del Comune di Novara (art. 18.3 delle Norme Tecniche di Attuazione) prevedono per l’ambito T3 una destinazione atta alla realizzazione di infrastrutture e servizi per l’intermodalità tra il trasporto su gomma ed il trasporto su ferro".