La Commissione europea ha approvato a maggio il regime di aiuti di Stato proposto dall'Italia, del valore di 570 milioni di euro, per incentivare le navi a utilizzare l'energia elettrica erogata da reti terrestri quando sono ormeggiate nei porti marittimi. Questa misura rientra nell'ambito delle iniziative del Green Deal europeo, con l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra, l'inquinamento atmosferico e acustico.
Il regime, notificato dall'Italia alla Commissione, prevede incentivi economici per gli operatori navali affinché si colleghino alle infrastrutture elettriche a terra durante la permanenza nei porti. Questa iniziativa sarà valida fino al 31 dicembre 2033 e mira a coprire fino al 100% dei cosiddetti "oneri generali di sistema" inclusi nel prezzo dell'energia elettrica, rendendo così competitivo il costo dell'energia elettrica terrestre rispetto a quella prodotta a bordo con motori alimentati da combustibili fossili.
L'iniziativa si tradurrà in un significativo abbattimento del prezzo dell'elettricità per gli operatori navali, favorendo una scelta più sostenibile dal punto di vista ambientale. L'Italia ha previsto un meccanismo di controllo annuale per verificare la differenza tra i costi effettivi dell'energia elettrica terrestre e quella prodotta a bordo con combustibili fossili, adeguando di conseguenza il livello dell'aiuto.