Il 25 giugno 2024, l’associazione degli autotrasportatori Assotir ha annunciato l’interruzione della trattativa avviata con Brt sul recesso dei contratti di centinaia di fornitori d’autotrasporto, riattivando quindi una mobilitazione che potrebbe sfociare in un fermo dei servizi. Due giorni dopo, il 27 giugno, Unatras ha comunicato che invece il suo tavolo di trattativa col corriere sta proseguendo, col supporto di Fedit. L’incontro più recente è avvenuto il 26 giugno e in tale occasione “tutte le parti hanno ribadito lo spirito di fattiva collaborazione che ha caratterizzato sin dall’inizio i lavori del tavolo”, scrive Unatras in una nota.
L’associazione aggiunge che il corriere “ha garantito che tutte le comunicazioni di cessazione dei rapporti contrattuali inviate sino ad ora non sono mai state giustificate da una preconcetta ostilità nei confronti dei fornitori storici dell’azienda, anche di dimensioni aziendali ridotte, ma sono sempre state improntate a rispettare precise condizioni seguite da Brt”. Tali condizioni sono “analisi e valutazione non conforme del fornitore rispetto a parametri che fanno emergere potenziali situazione di irregolarità” e “necessità di procedere al consolidamento della filiale, per individuare – secondo le ordinarie regole di mercato – fornitori in grado di eseguire in autonomia l’appalto affidato garantendo la genuinità dello stesso”.
Unatras dichiara di avere ottenuto da Brt rassicurazioni sulla sospensione temporanea delle comunicazioni di recesso e ha chiesto al corriere “di prevedere un ulteriore allungamento del periodo di recesso contrattualmente previsto (già in precedenza incrementato da 30 giorni sino a 90 giorni), per consentire ai fornitori attuali di poter valutare con più tempo le possibili forme di riorganizzazione o di riposizionamento sul mercato”.
Su tale richiesta, Brt ha preso tempo, per poter svolgere “un approfondimento sullo stato attuale del processo di riorganizzazione dei fornitori, restando sempre inteso che il termine prolungato non potrà naturalmente applicarsi ai fornitori che dovessero risultare non conformi ai parametri rispetto alle attività di analisi e valutazione svolte ed in corso di svolgimento”. Unatras ha anche chiesto al corriere di valutare il sistema delle aggregazioni e del mondo cooperativo.