La collaborazione tra la società di autotrasporto Gimatrans e l’allestitore Ifac è iniziata quattro anni fa, quando le due aziende hanno cominciato a lavorare insieme per migliorare le soluzioni di trasporto isotermico. Dal allora Ifac ha avviato una fase di sperimentazioni con cinque allestimenti per rispondere alle esigenze specifiche dell’autotrasportatore e gli ha già consegnato venti motrici a temperatura controllata, mentre altre dieci sono in lavorazione.
"Il cliente che acquista allestimenti isotermici ha sempre bisogno di toccare con mano il prodotto; per questo motivo ospitiamo spesso i nostri clienti direttamente in azienda, per mostrare concretamente la qualità dei nostri allestimenti e poter individuare in tempo reale le loro esigenze, fornendo così una soluzione personalizzata", afferma Giuseppe Paradiso, Sales Manager di Ifac.
Le pareti laterali delle motrici Gimatrans, spesse 50mm rispetto agli standard per il trasporto surgelato di 62mm, offrono comunque una resa isotermica elevata, permettendo allo stesso tempo più spazio interno. "Grazie a questa scelta i nostri veicoli hanno caratteristiche analoghe a quelli per il trasporto fiori - pareti da 45mm - ma con il vantaggio di una resa isotermica equivalente a un mezzo con pareti più spesse, pensato per il trasporto surgelato", spiega Mario Quarti, socio e fondatore di Gimatrans. “L'attenzione ai dettagli è cruciale nel trasporto a temperatura controllata e Ifac, con la sua artigianalità, garantisce prodotti robusti e performanti”.
Un esempio della qualità degli allestimenti Ifac è il portale posteriore in acciaio inox completamente annegato nel pannello, che ne garantisce la robustezza. Inoltre, le motrici Gimatrans allestite da Ifac sono dotate di un impianto luci integralmente ispezionabile e di una cremagliera fermacarico sovrapposta, per prevenire danni alle pareti e garantire la sicurezza del carico. La vicinanza dell’hub Ifac di Trezzo sull’Adda offre un ulteriore vantaggio per la manutenzione dei mezzi Gimatrans. "In caso di imprevisti, il personale Ifac dell’area post-vendita ci assicura la possibilità di intervenire tempestivamente sul mezzo", conclude Quarti.