Le immatricolazioni italiane di rimorchi e semirimorchi con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate mostrano a giugno 2024 un segnale di ripresa, dopo sei mesi d'ininterrotto calo. Secondo quanto riferisce l’Unrae, nel sesto mese dell’anno sono state immatricolate 1.445 unità immatricolate contro le 1.388 del 2023, quindi con un aumento del 4,1%. Ma questa inversione di tendenza non cambia il quadro negativo del primo semestre: da gennaio a giugno 2024, sono stati immatricolati 7.227 nuovi veicoli trainati, registrando una perdita del 13,4% rispetto alle 8.348 unità dello stesso periodo del 2023.
Michele Mastagni, coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di Unrae, ha commentato: “Sebbene il comparto abbia rialzato la testa, non possiamo certo rallegrarci per tale risultato, in gran parte dovuto alla necessità di immatricolare un elevato numero di veicoli prima del 7 luglio 2024, data di entrata in vigore del Regolamento UE 2019/2144 sulla sicurezza dei veicoli (noto come Gsr 2), che introduce l’obbligo di dotare i mezzi di nuovi sistemi avanzati di assistenza alla guida”.
Per consolidare questa ripresa, Mastagni ha sottolineato la necessità di interventi strutturali da parte del Governo: “Affinché la tendenza di flessione registrata nei primi cinque mesi dell’anno venga effettivamente invertito e la crescita di giugno non resti un caso isolato, è necessario che il Governo adotti misure di sostegno strutturali e concrete a favore del nostro comparto, che, tra tutte le tipologie di veicoli, è caratterizzato dall’anzianità più elevata del parco circolante”.
Unrae auspica inoltre il riconoscimento di un Fondo pluriennale di 70 milioni di euro destinato a incentivare il rinnovo del parco con veicoli trainati di ultima generazione, senza vincoli di equipaggiamento. Nell’immediato, l’associazione chiede la rapida disponibilità dei 7,5 milioni di euro destinati all’acquisto di nuovi rimorchi e semirimorchi per il trasporto combinato e frigorifero in regime Atp.
Mastagni ha concluso con un appello alla revisione del Codice della Strada: “Ribadiamo l’invito ad autorizzare senza alcuna discriminazione la circolazione di autoarticolati di lunghezza fino a 18,75 metri. Il Disegno di Legge sulla revisione del Codice della Strada, attualmente in esame al Senato, rappresenta un’opportunità unica e irripetibile per introdurre questo correttivo normativo di assoluto buon senso”.