Il Traforo del Monte Bianco sarà sottoposto a lavori di risanamento della volta, comportando la chiusura totale dell'opera dal 2 settembre al 16 dicembre 2024. Lo ha confermato il 27 agosto Tmb-Geie, che gestisce l’infrastruttura, precisando che l’intervento serve per garantire la sicurezza e la funzionalità del traforo per i decenni a venire. Originariamente pianificato per il 2023, il cantiere ha subito un rinvio di un anno deciso dalle Commissioni Intergovernative italiane e francesi, necessario per mantenere il collegamento tra Francia e Italia in seguito alla frana avvenuta sulla A43 in Maurienne, Francia.
La chiusura totale del traforo inizierà alle 17.00 di lunedì 2 settembre e si protrarrà fino all’una di lunedì 16 dicembre 2024. La società spiega che la decisione di operare in autunno, periodo caratterizzato da una minore affluenza turistica e di veicoli leggeri — che rappresentano il 68% del traffico totale del traforo nel 2023 — è stata presa in collaborazione con le prefetture della Valle d’Aosta e dell’Alta Savoia. Questo intervento mirato a minimizzare l'impatto sul turismo e sull'economia locale ed europea.
I lavori di risanamento prevedono lo smontaggio completo degli impianti di sicurezza presenti nella volta del traforo, inclusi acceleratori per il controllo della corrente d’aria longitudinale, telecamere, sistemi di rilevazione automatica di eventi e cavi termometrici. Tmb-Geie precisa che la complessità e la natura dei lavori rendono impossibile consentire il passaggio del traffico veicolare, anche temporaneamente, durante l’intera durata del cantiere. Ciò è dovuto alla necessità di smontare e reinstallare tutte le apparecchiature di sicurezza, fondamentali per il funzionamento dell'opera.
Il progetto di risanamento del traforo prevede due fasi-test nel 2024 e il 2025, che permetteranno di determinare la metodologia operativa più efficace per i futuri interventi. Se la tecnologia impiegata nel 2024 dimostrerà di essere efficace, nel 2025 si procederà con ulteriori 600 metri di lavori di risanamento. Complessivamente, l'investimento previsto per questi lavori è di circa 50 milioni di euro.
Durante la chiusura, Tmb-Geie ha elaborato una mappa degli itinerari alternativi in collaborazione con le Prefetture della Valle d’Aosta, dell’Alta Savoia, del Piemonte e della Savoia. Si stima che circa il 90% dei mezzi pesanti utilizzerà il Traforo del Frejus, mentre i veicoli leggeri si ripartiranno tra il Gran San Bernardo, il Frejus e i colli alpini, a seconda della provenienza e della destinazione. La mappa degli itinerari alternativi è disponibile sul sito ufficiale e sull’applicazione TMB Mobility.
Gli abbonamenti per 10 o 20 transiti saranno prorogati automaticamente di quattro mesi, senza necessità di richiedere alcuna estensione specifica, per agevolare gli utenti abituali durante la chiusura. Per ulteriori informazioni e aggiornamenti, è possibile contattare il servizio comunicazione Tmb-Geie ai numeri +39 0165 890403/07 o +39 348 1512804/15 (Italia) e +33 (0)450553903/07 o +39 348 1512804/15 (Francia), oppure via email all’indirizzo geietmb.presse@tunnelmb.com.