Il Governo indiano e le Autorità portuali hanno scongiurato lo sciopero di 20mila lavoratori dei dodici principali porti dell’India con un accordo raggiunto all’ultimo momento con i sindacati, che prevede un aumento delle retribuzioni dell’8,5% calcolato sullo stipendio base al 31 dicembre 2021, più un'indennità di caro vita del 30% calcolato dal 1 gennaio 2022. Il nuovo contratto avrà una durata di cinque anni, con validità retroattiva da gennaio 2022 a dicembre 2026. Lo sciopero, previsto per il 28 agosto 2024, venne indetto dai sindacati dopo il fallimento di lunghe trattative durate oltre tre anni per il rinnovo del contratto scaduto a fine 2021. Esportatori e operatori logistici hanno espresso sollievo per lo sblocco della vertenza, che ha evitato ulteriori problemi in un momento già critico per le catene di approvvigionamento globali.
Resta invece ancora in stallo la vertenza avviata negli Stati Uniti tra il sindacato International Longshoremen's Association (Ila), che rappresenta circa 45mila lavoratori portuali, e la United States Maritime Alliance (Usmx), l'associazione dei datori di lavoro, sul rinnovo del contratto dei portuali della costa orientale e del Golfo, che scadrà il primo ottobre 2024. ’è quindi il concreto rischio di scioperi nel prossimo autunno. Il sindacato accusa alcuni porti di aver introdotto l'automazione in alcune operazioni senza consultarlo, violando così il contratto. Inoltre, l’Ila chiede un aumento salariale molto più alto di quello del 32% in sei anni ottenuto dai portuali della costa ovest nel 2023.
Il 4 e il 5 settembre il sindacato valuterà le richiese e le strategie della mobilitazione e nel frattempo ha inviato un preavviso di sciopero, richiesto dalla normativa federale con sessanta giorni di anticipo. L’impatto economico di uno sciopero dei portuali statunitensi potrebbe raggiungere i miliardi di dollari. Sea-Intelligence valuta che uno sciopero di due settimane porterebbe a una situazione di congestione nei porti che durerebbe fino al 2025, mentre Maersk anche uno sciopero di una settimana richiederebbe dalle quattro alle sei settimane per tornare alla normalità. Un eventuale sciopero dei portuali statunitensi avvierebbe a ridosso delle elezioni presidenziali, quindi è possibile un intervento del presidente Biden.