L’intero comparto automobilistico europeo sta vivendo una fase di forte crisi, che sta colpendo soprattutto la Germania. In tale contesto, Volkswagen sta valutando il ridimensionamento della produzione di veicoli in Europa, un programma che potrebbe prevedere anche la chiusura di un paio stabilimenti in Germania con relativi licenziamenti, fatto mai accaduto prima. L’obiettivo è colmare di 4-5 miliardi nel piano finanziario dei marchi Volkswagen e VW Veicoli Commerciali.
VW starebbe anche valutando di recedere dall'accordo sulla sicurezza del lavoro in vigore dal 1994 e che sarebbe dovuto durare fino al 2029. Ciò implica che strumenti come prepensionamenti o accordi di risoluzione non sarebbero più sufficienti per ridurre gradualmente la forza lavoro. Il consiglio di fabbrica della società ha reagito duramente, accusando la dirigenza di mettere in discussione il cuore stesso del marchio VW e annunciando una "feroce resistenza". Il 4 settembre 2024 si è svolta una riunione dei lavoratori del grande stabilimento di Wolsburg, cui hanno partecipato almeno 16mila persone, secondo il consiglio di fabbrica. Anche il governo della Bassa Sassonia, azionista di Volkswagen, ha chiesto di evitare licenziamenti.
Sebbene non sia ancora noto dove VW intenda tagliare, si ritiene che stabilimenti in Bassa Sassonia come Wolfsburg, Hannover ed Emden siano intoccabili. Più a rischio sarebbero gli impianti di Zwickau, Dresda e Kassel. Il numero dei due stabilimenti è stimato sulla dichiarazione del Chief Financial Officer, Arno Antlitz, secondo cui il costruttore ha perso vendite per circa mezzo milione di veicoli, produzione che corrisponde proprio a quella di due fabbriche.
L’eventuale ridimensionamento della produzione europea avrebbe un pesante impatto anche sulla logistica legata al Gruppo Volkswagen, sia per l’approvvigionamento dei componenti, sia per la consegna dei veicoli. Non ci sono ancora stime in tal senso, ma Volkswagen potrebbe chiudere alcune piattaforme e rivedere i contratti con i fornitori di stoccaggio e trasporto, anche internazionale. In tal senso sarebbe interessata anche l'Italia, che fornisce componenti per la costruzione dei veicoli del Gruppo.