Rete Ferroviaria Italiana ha usato la vetrina d’Innotrans 2024 di Berlino per svelare il prototipo di un veicolo ferroviario a guida autonoma progettato in casa per ispezionare le linee ad alta velocità. Dovrà operare prima del passaggio del primo treno commerciale della giornata. Il veicolo ha un’autonomia di quattro ore e può viaggiare a una velocità massima di 200 km/h. Il suo software include intelligenza artificiale e visione artificiale per il rilevamento di ostacoli, intrusioni e anomalie lungo la linea ferroviaria.
Rfi spiega che questo veicolo (tecnicamente un Urv) è il risultato di oltre cinque anni di lavoro congiunto tra la squadra di Ricerca e Sviluppo interna, alcune aziende del comparto ferroviario, come AnsaldoBreda, Hitachi Rail e importanti istituti di ricerca italiani, tra cui la Fondazione Bruno Kessler - Fbk e il Politecnico di Milano. L’azienda aggiunge che “ad agosto 2024 i primi test dinamici presso il circuito sperimentale di Bologna San Donato hanno confermato le straordinarie capacità dell’Urv, con una perfetta integrazione del sistema di guida autonoma Ato over Etcs e il sistema di segnalamento Ertms standard”.
Sempre nell’ambito della sorveglianza autonoma della linea, Rfi ha presentato un velivolo quadrirotore, che ha lo scopo di consentire il controllo a distanza di aree normalmente non presidiate, evitando sistemi fissi come le telecamere. È un sistema modulare, che si può trasportare e installare ovunque senza la necessità di gru o altri equipaggiamenti. Sono tre moduli che permettono di comandare, controllare, ricaricare, raffreddare in maniera del tutto autonoma li droni. Sempre sul posto, le immagini riprese dai droni sono scaricate ed elaborate da un computer, che può inviarle anche in remoto. In futuro sarà possibile riconoscere oggetti o ostatoli dell’ambiente sorvegliato.
[caption id="attachment_63938" align="alignnone" width="800"] Foto: FSA Berlino FS ha anche esposto uno dei due nuovi locomotori di manovra Dual Shunter 2000, giunti da un ordine di 5,5 milioni di euro a CZ Loko, che il Gruppo userà nel porto della Spezia. FS precisa che questi sono i primi locomotori ibridi diesel-elettrico operanti in Italia. Il Gruppo prevede di acquistarne altre per il porto di Ravenna e l’interporto di Padova.
Questo locomotore è mosso da un motore diesel da 895 Kw e uno elettrico da 2200 Kw. Durante il servizio sulle linee elettrificate è possibile utilizzare il recupero dell'energia elettrica in frenata per ricaricare le batterie. FS spiega che “questo cambio di alimentazione porta numerosi vantaggi per il modello operativo, evitando la necessità di avere due locomotive (elettrica e diesel) o di utilizzare la locomotiva diesel sulle linee elettriche. Il tutto a beneficio dell’efficienza operativa, della produttività e dell’ambiente”.