La sera del 3 ottobre 2024, al terzo giorno di sciopero, il sindacato International Longshoremen's Association e l’associazione delle imprese portuali United States Maritime Alliance hanno annunciato di avere raggiunto un accordo provvisorio che porta alla sospensione dello sciopero dal 4 ottobre. Secondo quanto riferisce la Cnn, citando fonti vivine alla trattativa, l’intesa prevede un aumento di quattro dollari l’ora per ogni anno di contratto e per sei anni. Ciò significa che per il primo anno l’aumento sarà del dieci percento, per raggiungere il 62% il sesto anno. Quindi i portuali sono tornati al lavoro mentre le parti elaboreranno i dettagli finali per raggiungere un accordo completo, che comunque dovrà essere approvato dai lavoratori.
Probabilmente per raggiungere l’intesa è stato determinante l’intervento della presidenza Biden, che da una lato ha rifiutato di usare i suoi poteri per bloccare lo sciopero, dall’altro ha inviato la segretaria al Lavoro a interim, Julie Su, a incontrare le parti per evitare che la protesta continuasse, con pesanti conseguenze sull’economia, ma anche sulla campagna elettorale. La Su contribuì già a all’accordo del 2023 tra l’International Longshoremen's Association e l’associazione delle imprese portuali occidentali Pacific Maritime Association, che portò un aumento salariale del 32% per cinque anni.
E proprio questo passaggio diventa ora cruciale, perché se i portuali dovessero votare in maggioranza contro questo accordo, il sindacato dovrebbe riprendere lo sciopero a tempo indeterminato. A tale proposito c’è un precedente recente che riguarda lo sciopero alla Boeing. A settembre il sindacato International Association of Machinists raggiunse con la dirigenza del costruttore aeronautico un accordo provvisorio, ma al voto i lavoratori lo hanno respinto con larghissima maggioranza e quindi lo sciopero è ripreso il 13 settembre.