Dopo giorni d’indiscrezioni sulla privatizzazione delle Autorità di Sistema Portuale, il viceministro dei Trasporti, Edoardo Rixi, ha rilasciato le prime dichiarazioni a proposito, affermando che il Governo sta lavorando a una Legge delega sulla riforma portuale. Per prima cosa, non ha escluso la possibilità d’ingresso dei privati nelle Asp, aggiungendo che il controllo deve restare pubblico. Non è ancora chiaro però come l’ingresso dei privato potrà avvenire.
Il secondo rilevante annuncio riguarda la creazione di un coordinamento nazionale delle Autorità di Sistema Portuale, che dovrebbe fornire una “visione d’insieme” per i porti. Potrebbe nascere una “holding dei porti”, che secondo il viceministro potrebbe valere più di otto miliardi di euro. Ma anche in questi casi non si sa in quale modo avverrebbe l'operazione.
La Legge delega potrebbe apparire come un collegato alla Finanziaria, con la prospettiva di attuarla nel 2025. Il primo passo dovrebbe essere la creazione del coordinamento delle Autorità, ritenuto il “più semplice da realizzare e il più utile”. Il viceministro prende invece tempo per un’eventuale trasformazione delle Asp in soggetti privati.