Il termine per l'installazione obbligatoria del cronotachigrafo smart di seconda generazione su tutti i veicoli industriali per trasporti intracomunitari di merci è fissato al 31 dicembre 2024. Chi non rispetterà questa scadenza rischia gravi conseguenze: in Germania l'assenza di tale dispositivo viene classificata come violazione molto grave, mentre in Francia le sanzioni possono arrivare fino a un anno di carcere e una multa di 30mila euro. L’autotrasporto rumeno appare in ritardo su tale termine.
Secondo l’associazione rumena Untrr, attualmente, su circa 60mila veicoli romeni utilizzati principalmente per trasporti intracomunitari, solo 10mila sono già equipaggiati con il nuovo cronotachigrafo, mentre altri 17mila dispongono del cronotachigrafo smart di prima generazione. Tuttavia, è probabile che una parte significativa della flotta non riesca a rispettare i tempi e, di conseguenza, a superare il confine con altri paesi UE dal 1° gennaio 2025.
In questo contesto, l'Untrr ha chiesto alle Autorità romene ed europee di estendere di due anni il termine per il retro-equipaggiamento dei veicoli di trasporto internazionale con il nuovo cronotachigrafo. Secondo il regolamento 1054/2020 del Primo Pacchetto Mobilità, tutti i veicoli con cronotachigrafi analogici o digitali non smart devono essere aggiornati entro la fine del 2024, mentre quelli dotati del cronotachigrafo smart di prima generazione hanno tempo fino al 18 agosto 2025.
Untrr ha sottolineato che un'estensione del termine consentirebbe di effettuare il retro-equipaggiamento durante le ispezioni tecniche periodiche del cronotachigrafo, riducendo così i costi: "Se il termine non sarà esteso, i trasportatori romeni rischieranno di perdere l'accesso al mercato UE", ha dichiarato Radu Dinescu, segretario generale dell'associazione rumena.
Secondo sondaggi realizzati da Untrr e Iru, l’autotrasporto in Romania e negli altri stati membri dell'UE sta affrontando ritardi significativi e sfide nel rispettare le scadenze imposte dal Primo Pacchetto Mobilità. Uno studio Iru di settembre 2024 ha rilevato che solo il 6,42% della flotta dei trasportatori ha già installato il cronotachigrafo smart di seconda generazione.
Per evitare il rischio di esclusione dal mercato UE, Untrr ha richiesto inoltre l'assegnazione di fondi europei per coprire i costi di retro-equipaggiamento. Attualmente, solo la Spagna ha avviato un programma di supporto per le imprese di trasporto, mentre paesi come Romania e Polonia sono ancora in attesa di fondi per sostenere l'adozione obbligatoria del nuovo dispositivo.
La normativa imposta dal Primo Pacchetto Mobilità è la prima nella storia a prevedere l'obbligo di retro-equipaggiare tutti i veicoli già in uso per il trasporto intracomunitario, piuttosto che limitarsi ai soli veicoli di nuova immatricolazione. Questa misura mira a facilitare il controllo delle regole del Primo Pacchetto Mobilità.
"Ci troviamo di fronte a una situazione senza precedenti nell'UE, in cui un Regolamento impone il retro-equipaggiamento obbligatorio di tutti i veicoli utilizzati per il trasporto intracomunitario!”, aggiunge il segretario dell’Uetrr. “Dobbiamo far capire che noi, trasportatori dell'est, svolgiamo trasporti all'interno dell'UE, mentre nei Paesi sviluppati dell'Europa occidentale, gli operatori lavorano prevalentemente a livello nazionale".
Per i trasportatori romeni, l'obbligo di dotare tutti i veicoli con il cronotachigrafo smart di seconda generazione entro i prossimi tre mesi rappresenta una sfida importante. In Romania, infatti, i due unici produttori privati di cronotachigrafi dell'UE hanno un unico rappresentante, che limita la concorrenza. Untrr ha chiesto alle Autorità romene di agire come arbitro imparziale, facilitando l'adempimento di quest'obbligo da parte dei trasportatori. La questione verrà discussa anche a livello dell'Iru, con una decisione che potrebbe portare a ulteriori richieste alla Commissione Europea.