La vertenza dei lavoratori della Nuova Compagnia Lavoratori Portuali di Venezia si è scaldata al punto di spingerli a uno sciopero a oltranza, iniziato il 16 ottobre 2024. Il fermo è stato deciso dopo che la riunione del giorno precedente tra i sindacati confederali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti e il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio, non ha risolto i nodi delle vertenza sul bando per il nuovo fornitore di lavoro portuale. I lavoratori chiedono il ritiro immediato del bando di gara (stilato sulla base dell’articolo 17 della Legge 84/1994) e le dimissioni dei vertici dell’Autorità portuale.
Le tre sigle sindacali contestano “la mancanza di chiarezza rispetto ai punti qualificanti di quelle linee guida condivise come la clausola sociale. Ma sono stati resi di difficile interpretazione e fumosi anche tutti gli elementi che riguardano le normali relazioni sindacali in ambito lavorativo come, ad esempio, l’applicazione della contrattazione di primo e secondo livello a salvaguardia dei livelli reddituali”. Sul bando di gara, le sigle affermano che non risponde alle linee guida condivise con l’Autorità il 23 luglio 2023.