Prosegue anche il 22 ottobre 2024 lo sciopero a oltranza dei lavoratori della Nuova Compagnia Lavoratori Portuali del porto di Venezia contro il bando di gara indetto dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale per trovare un nuovo fornitore di lavoro. Il presidente dell’Autorità portuale, Fulvio Di Blasio, aveva convocato per il 18 ottobre un incontro con rappresentanze locali, interrotto però dopo un acceso diverbio tra lui e una dipendente dell’Autorità stessa, che ha causato a entrambi un malore.
La vertenza resta quindi in stallo. I sindacati confederali, che hanno proclamato lo sciopero, chiedono un nuovo bando con alcune modifiche che riguardano l’abolizione della richiesta nominativa per alcuni lavoratori, chiarimenti sulle tariffe orarie e la possibilità di applicare gli aumenti delle retribuzioni previsti dal contratto nazionale. Intanto i lavoratori veneziani hanno ricevuto la solidarietà di altri portuali italiani, che si trovano di fronte a bandi simili.
Lo sciopero dei portuali ha rallentato, ma non interrotto, le attività dello scalo, perché i terminal operano col proprio personale. Il 21 ottobre la situazione si è complicata dopo l’assemblea dei lavoratori della stessa Autorità portuale, che ha votato uno sciopero per il 25 ottobre. Tra le richieste c’è quella delle dimissioni dei vertici dell’Asp.