Anche la società lombarda di autotrasporto e logistica AF Logistics è finita sotto la lente della Procura di Milano per una presunta somministrazione illecita di manodopera. La notizia è apparsa nel pomeriggio del 14 novembre 2024, quando la Guardia di Finanza ha comunicato il sequestro preventivo all’impresa lodigiana di oltre 22 milioni di euro. È l’ennesimo filone d’indagine sui “serbatoi di manodopera”, condotto dai pubblici ministeri Paolo Storari e Valentina Mondovì, che nei mesi scorsi ha colpito diverse multinazionali della logistica.
La spiegazione data dagli inquirenti è quasi la fotocopia delle precedenti. La nota della Procura riporta che “le ipotesi investigative riguardano una complessa frode fiscale derivante dall’utilizzo, da parte della beneficiaria finale, del meccanismo illecito di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti a fronte della stipula di fittizi contratti d’appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore, che ha portato all’emissione e al conseguente utilizzo dei falsi documenti”.
Gli inquirenti precisano che “ricostruendo la filiera della manodopera, è stato rilevato che i rapporti di lavoro con la società committente sono stati schermati da società filtro che a loro volta si sono avvalse di diverse società cooperative (società serbatoio), che hanno sistematicamente omesso il versamento dell’Iva, nonché degli oneri di natura previdenziale e assistenziale”. Oltre al sequestro preventivo, la Procura a notificato a “persone fisiche e giuridiche” (senza precisare i nomi) la notifica delle informazioni di garanzia, “anche in tema di responsabilità amministrativa degli enti in relazione agli illeciti penali commessi dai dirigenti della società, a favore di quest’ultima”.
Il Fatto Quotidiano scrive che durante le indagini sarebbe emerso che tra i 3.820 lavoratori esaminati tra il 2018 e il 2023 – quando la società lodigiana aveva esternalizzato alcune attività di servizi di logistica, movimentazione merci, facchinaggio e trasporto – 815 sarebbero transitati in almeno due aziende fornitrici di manodopera, 272 almeno fra tre aziende, 64 tra quattro aziende e 22 tra cinque o più aziende. Il quotidiano scrive anche che sarebbe indagato per frode fiscale il legale rappresentante della società, Antonio Ferrari.