Versalis conferma la chiusura entro breve tempo dell’impianto di polietilene di Ragusa. Lo ha fatto l’amministratore delegato della società del Gruppo Eni, Adriano Alfani, in un’intervista al giornale online Polimerica, spiegando che la decisione è stata presa perché “l'Europa si trova in una situazione di eccesso di offerta e i prezzi dei prodotti importati sono molto competitivi. Produrre in queste condizioni non conviene”. Questo provvedimento interessa anche 135 piccole imprese che forniscono servizi di autotrasporto allo stabilimento siciliano con una flotta di circa duecento veicoli industriali e che rischiano di chiudere.
Alfani conferma anche la chiusura dei due impianti di cracking di Priolo e di Brindisi, in tempi però più lunghi (tra dodici e diciotto mesi). Il sito di Priolo sarà in parte riconvertito in bioraffineria, in collaborazione con Eni, mentre per Brindisi c’è un progetto di accumuli stazionari e riciclo meccanico.
Intanto sulla chiusura di Ragusa e il ministro delle Imprese ha convocato una riunione il 3 dicembre 2024, dove Versalis illustrerà alle parti sociali il piano industriale. La sezione siciliana della Fita Cna chiede un Tavolo permanente con sindacati e associazioni di categoria “in cui si dovranno accendere i riflettori anche sulla gestione futura delle relazioni industriali tra Eni e fornitori dei servizi di trasporto”, come ha dichiarato l’associazione dell’autotrasporto.