Le rilevazioni di TransportIntelligence mostrano che il terzo trimestre del 2024 ha visto una relativa stabilità nei costi del trasporto su strada in Europa, grazie alla debolezza temporanea della domanda. Tuttavia la società di ricerca spiega in una nota del 22 novembre 2024 che le prospettive per il quarto trimestre e oltre delineano un rialzo costante dei prezzi, spinto dall’inflazione che grava sui costi operativi. Inoltre, la fiducia dei consumatori, pur in miglioramento, rimane sotto la media, influenzando la domanda complessiva.
Secondo TI, l’autotrasporto europeo è al centro di una serie di dinamiche che coinvolgono il lato dell’offerta e quello della domanda. Nel primo caso, se da un lato la carenza di veicoli causata dagli effetti a lungo termine della pandemia sta gradualmente diminuendo, tuttavia la capacità di trasporto sta comunque diminuendo. Le immatricolazioni di nuovi camion nell’UE sono calate del 7,5% tra gennaio e settembre 2024, per un totale di 249.708 unità, con un calo del 9,5% nelle vendite di mezzi pesanti. Questa riduzione ha contribuito a mantenere alti i prezzi nel corso dell'anno.
Emerge anche che gli autotrasportatori stanno prolungando la vita operativa dei veicoli industriali: l'età media dei camion nell’UE ha raggiunto i 14,2 anni, con circa 6,5 milioni di mezzi in circolazione. Le nuove acquisizioni vengono scaglionate, anche a causa delle normative in evoluzione. Tra i fattori che secondo TransportIntelligence sostengono i costi operativi, un ruolo chiave lo giocano gli pneumatici. Una nuova regolamentazione dell'UE, che entrerà in vigore entro la fine del 2024, vieterà l’importazione di gomma naturale non conforme, con un impatto significativo sui prezzi. Questa normativa sarà estesa anche alle Pmi entro il 2025.
I prezzi del gasolio, sebbene in calo nel terzo trimestre, rimangono volatili. L’inflazione, che ha toccato il 2,7% a settembre 2024, continua a pesare sui bilanci operativi, insieme ai costi elevati dell’energia. I prezzi alla produzione, aumentati a 124,9 punti nel terzo trimestre, rappresentano un ulteriore onere per il settore. Anche le interruzioni delle catene di approvvigionamento, come quelle derivanti dalla crisi nel Mar Rosso, hanno aggravato le difficoltà per i settori produttivi e logistici, riducendo quindi la domanda di autotrasporto.