Spagna e Portogallo hanno estratto per la seconda volta il cartellino giallo nei confronti della Francia. Le Autorità di Parigi e le ferrovie francesi sono state richiamate per i ritardi legati al completamento dei collegamenti transfrontalieri tra la Penisola Iberica e la rete francese. Madrid e Lisbona spingono per creare uno spazio ferroviario unico europeo e massimizzare i benefici degli investimenti fatti nei loro rispettivi Paesi, e soprattutto in Spagna, dove il gestore della rete Adif ha portato a termine numerosi progetti di potenziamento della rete per adeguarla al transito merci internazionale. Non ultima la scelta in anni passati tutt’altro che scontata, di adottare lo scartamento standard europeo al posto di quello spagnolo di tipo largo sui corridoi comunitari, o comunque il doppio scartamento.
Nell’aprile 2024 il primo ministro spagnolo e quello portoghese indirizzarono una prima richiesta in questo senso al Governo francese e a novembre 2024 hanno deciso di farsi nuovamente sentire per muovere le acque. La costruzione di nuove linee in Francia, da Bordeaux a Hendaye, nei Pirenei, sul corridoio Ten-T Atlantico e da Montpellier a Perpignan sul corridoio Mediterraneo completerebbe le infrastrutture fino al confine con la Spagna integrandosi alla rete della Penisola Iberica. Nel primo caso si tratta di realizzare un tracciato lungo circa 200 chilometri, mentre la distanza da coprire con la seconda direttrice è di circa 150 chilometri.
Almeno sulla carta, la Francia le sue scelte le ha già fatte, ma stentano a trasformarsi in cantieri. La nuova linea tra Montpellier e Perpignan sarà destinata al traffico misto passeggeri e merci, insieme con la circonvallazione ferroviaria tra Nîmes e Montpellier che ha avuto la particolarità di essere la prima linea veloce francese anche se formalmente classificata Lgv a essere espressamente costruita per il traffico misto, a tal punto che il primo treno a percorrerla il 10 dicembre 2017 è stato un convoglio merci commerciale. Tra la francese Perpignan e la spagnola Figueres la linea di frontiera ad alta capacità mista che comprende il tunnel transfrontaliero dei Pirenei lungo poco più di otto chilometri è già in esercizio dal dicembre 2010.
Dal canto suo, la Spagna intende estendere l’uso misto delle linee passeggeri e merci sull’intera tratta da Barcellona alla Francia e sulla rete ad alta velocità del nord che presenta ampi margini di sfruttamento a differenza della trafficata Madrid-Siviglia. Tutto questo anche per equilibrare i costi di gestione delle linee che restano significativi. E un motivo c’è. La Spagna ha la più vasta rete in Europa di linee AV, forse non tutte strettamente indispensabili, che ormai sfiora i cinquemila chilometri, realizzate sfruttando al massimo i fondi comunitari a tal punto che quasi la metà del totale delle risorse europee destinate alle infrastrutture ferroviarie è andata al Paese iberico, che ha beneficiato anche della più alta quota percentuale di cofinanziamento.
Piermario Curti Sacchi