Il 2 dicembre 2024 le associazioni degli autotrasportatori aderenti a Unatras hanno bussato alla porta del ministero dei Trasporti per chiedere una convocazione urgente che ha lo scopo di riattivare il Tavolo dell’autotrasporto e confrontarsi “sulle questioni rimaste ancora in sospeso rispetto agli impegni assunti nell’ultima riunione col viceministro On. Rixi”, come si legge nella lettera inviata al ministero.
L’Unione degli autotrasportatori lamenta di “non avere visto alcuna misura a sostegno in Legge di Bilancio e provvedimenti collegati” e quindi vuole “conoscere gli intendimenti del Governo per sostenere la transizione ecologica del comparto e dare una prospettiva di sviluppo a migliaia di imprese, di cui la stragrande maggioranza medio-piccole, a cominciare dal reperimento di una dotazione finanziaria utile ad accompagnare efficacemente gli operatori negli investimenti per il rinnovo del parco veicolare”.
Per quanto riguarda le norme “siamo in attesa di conoscere l’esito delle verifiche che il Mit avrebbe dovuto condurre con le autorità indipendenti in ordine alle norme già predisposte sul rispetto dei tempi di pagamento e sui tempi di attesa al carico e scarico delle merci, temi spinosi che aggravano la sostenibilità finanziaria delle imprese e ne minano l’operatività”. Unatras ricorda anche che finora non è stato rispettato l’impegno di pubblicare sul sito web del ministero i nuovi valori di riferimento dei costi di esercizio a seguito di revisione operata dagli uffici del dicastero, di cui è stato presentato all’unione solo uno schema.
Unatras lamenta anche che alcune sue richieste sul Codice della Strada non sono state tenute in considerazione nel testo definitivo approvato dal Senato. L’unione resta comunque “sicura” che sarà coinvolta “per la definizione dei decreti legislativi, con cui confidiamo si possano apportare quelle migliorie atte a risolvere le criticità delle imprese e dei lavoratori dell’autotrasporto fornendo loro le condizioni di flessibilità necessarie al corretto svolgimento dell’attività professionale”.