Si torna a parlare di fermo nazionale dell’autotrasporto dopo la riunione tra le associazioni di categoria e il ministero dei Trasporti avvenuta l’11 marzo 2025, dalla quale le sigle sono uscite deluse. Il giorno seguente sia Unatras, sia Trasportounito hanno diffuso comunicati decisamente negativi sull’incontro. Unatras ha annunciato la convocazione del Comitato Esecutivo per decidere eventuali azioni, mentre Trasportounito invoca il fermo. Lo proporrà nell’assemblea di Anagni del 16 marzo, con l’ipotesi d’iniziarlo il 31 marzo. Il segretario generale dell’associazione, Maurizio Longo, spiega che “abbiamo consegnato al ministero le proposte di base indispensabili e non più rinviabili per regolare il mercato dell’autotrasporto oltre alle ulteriori proposte per affrontare le emergenze dei conducenti professionali, ma come già accade da mesi le risposte sono state, eufemisticamente, evanescenti e prive di qualsiasi contenuto. Il fermo servirà a far comprendere alcune realtà di base che speravamo fossero diventate di patrimonio condiviso della politica: come quell’80% delle merci che si muovono nel Paese e che riescono a muoversi solo ed esclusivamente perché esiste l’autotrasporto”.
