La tragicomica vicenda del Sistri non sembra trovare una conclusione e il sistema di tracciamento dei rifiuti passa da un rinvio all'altro. Il primo gennaio 2017 rappresenta l'ennesima scadenza , quella che impone la fine del doppio regime – telematico e cartaceo – lasciando in vigore solo il primo. Già questo doppio regime è frutto di un rinvio attuato per il 2016, così come è stata rinviata al 1° gennaio 2017 l'applicazione delle sanzioni (tranne quelle sulla mancata iscrizione e il mancato versamento del contributo, che sono già in vigore).
I rappresentanti degli operatori interessati al Sistri, comprese le imprese di autotrasporto, chiedono una nuova proroga perché il sistema non potrà essere operativo tra pochi giorni. Il motivo è che non è stato firmato il decreto che assegna la gestione del sistema al raggruppamento che lo scorso agosto ha vinto la gara – formato da Telecom, Almaviva e Agriconsulting – a causa di un ricorso al Tar del Lazio sulla gara stessa. La sentenza dei giudici amministrativi è prevista per la fine di gennaio 2017. Le associazioni delle imprese affermano anche che il Tavolo tecnico di monitoraggio e concertazione non viene convocato da alcuni mesi. La risposta giungerà dal Consiglio dei Ministri del 29 dicembre 2016, che dovrà promulgare il Milleproroghe.
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