Il 31 gennaio 2020 il Governo italiano ha disposto il blocco di tutti i voli da e per la Cina, per contrastare l'epidemia di coronavirus, precisando che il provvedimento riguarda solo gli aerei passeggeri e non quelli cargo. La deroga per i full freight era stata chiesta dall'associazione degli agenti aerei Anama il giorno stesso con una lettera inviata al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e ai ministri della Salute e dei Trasporti perché inizialmente i voli cargo non avevano ottenuto l'esenzione. L'associazione spiega che "già dopo poche ore dal blocco, infatti, noi spedizionieri aerei abbiamo riscontrato una distorsione dei traffici commerciali a favore degli altri aeroporti UE che avrebbe gravato enormemente sul comparto del cargo aereo e su tutta l'economia italiana". Anama precisa che è stata accertata l'assenza di rischi per la salute pubblica derivanti dal trasporto delle sole merci, mentre la sospensione dei voli full frieght avrebbe comportato un danno molto grave al commercio estero italiano, tenendo anche conto che la sospensione dei voli passeggeri comporta una riduzione della stiva belly. Il presidente dell'associazione, Alessandro Albertini, ricorda che il traffico cargo negli aeroporti italiani "nel 2018 ha superato un milione di tonnellate e rappresenta il 26% del valore delle esportazioni italiane extra UE".
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