I sindacati del Lussemburgo Ogbl e Lcgb hanno svolto il 14 settembre la prima giornata di uno sciopero dei lavoratori della compagnia cargo Cargolux, per chiedere un aumento delle retribuzioni del sei percento, nell'ambito della vertenza per il rinnovo del contratto collettivo. In una nota diffusa il 15 settembre, le due sigle affermano che “il primo giorno di sciopero è stato un grande successo: tutti i meccanici sono in sciopero e tutti gli aerei sono a terra. Le perdite finanziarie per l'azienda saranno quindi significative se i vertici aziendali non inizieranno a richiamare presto i sindacati al tavolo delle trattative”.
Dei trenta aerei cargo di Cargolux, nel pomeriggio del 15 settembre il sito Flightradar24 ne mostra in volo sei, di cui tre da Baku a Lussemburgo, uno da Baku a Vienna, uno da Anchorage a Messico City e uno da Lussemburgo a Dubai. Nessun apparecchio di Cargolux Italia appare in volo.
La sigla polemizza anche contro il direttore generale della compagnia, che starebbe “seminando nei media divulgando informazioni riservate a suo piacimento, come l'importo dei bonus di partecipazione agli utili o gli stipendi del personale”. Una pratica ritenuta “vergognosa che mira puramente e semplicemente a denigrare i dipendenti Cargolux e le loro legittime richieste, provocando l'invidia sociale nell'opinione pubblica”.
Nella trattativa, la compagnia ha cercato di collegare l’aumento retributivo al premio di partecipazioni agli utili, ipotesi rifiutata dai sindacati perché “da un lato, questo bonus dipende dall'utile netto che l'azienda è riuscita a realizzare insieme ai suoi dipendenti nel corso di un anno. D’altro canto, la partecipazione agli utili pagata per il 2020, 2021 e 2022 deriva da una situazione eccezionale e da risultati record dovuti alla pandemia e non costituisce un risultato duraturo”. Le sigle chiedono anche una garanzia contro l’inflazione, legando la retribuzione a un suo indice di variazione.